Quest’anno i lupi hanno ucciso meno animali da allevamento nel Vallese e nei Grigioni, come hanno riferito oggi, giovedì, diverse organizzazioni ambientaliste. E questo nonostante un leggero aumento della popolazione del predatore.
Secondo i dati pubblicati a fine agosto, nel Vallese sono stati uccisi 210 animali, con un calo del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il calo è stato addirittura del 35% nei Grigioni (116), hanno riferito il Gruppo Lupo Svizzero, Pro Natura, WWF e Birdlife in un comunicato stampa congiunto. A Glarona si è registrato un solo attacco, contro i dieci dell’anno scorso e i 79 del 2022. Una “chiara riduzione” degli attacchi era già stata registrata l’anno scorso, prima dell’inizio dei tiri preventivi di regolazione del lupo.
Misure di protezione
Per le quattro organizzazioni, questa tendenza si spiega soprattutto con una maggiore protezione dei branchi, “poiché la riduzione dei danni non sembra essere chiaramente correlata alla regolamentazione dei gruppi del predatore”. Attualmente in Svizzera ci sono più di 35 branchi di lupi, mentre la popolazione di lupi continua ad aumentare solo “leggermente”.
Il problema dei lupi solitari
La situazione è particolare nel Cantone di Vaud. Gli attacchi sono aumentati dal 2023, passando dai 73 dell’anno scorso ai 114 di quest’anno. Ma 71 di essi, ovvero più della metà, sono stati causati da un lupo solitario presente nella zona dell’Altopiano. Sono stati rilasciati diversi permessi per abbattere l’animale, ma finora senza successo. Secondo le organizzazioni ambientaliste, i cinque branchi di lupi del Giura sono coinvolti solo in una minoranza di casi. Questo caso dimostra che i lupi solitari hanno un potenziale di danno molto maggiore rispetto ai branchi. Dimostra anche che è essenziale proteggere i branchi anche quando è stato ordinato di sparare, perché è difficile effettuare tutti gli abbattimenti.
Lupo, i Comuni valmaggesi chiedono soluzioni
Il Quotidiano 28.08.2024, 19:00