Eliminare il divario di genere nel mondo è possibile, ma ci vorranno 132 anni, quattro in meno rispetto a quelli preventivati nel 2021. A dirlo è lo studio "Global Gender Gap Report 2022" pubblicato mercoledì dal Forum economico mondiale (WEF).
A causa della pandemia questo progresso ha subito un rallentamento, che ha riportato indietro la parità di una generazione e pure la Svizzera ha perso posizioni nel confronto internazionale: era al decimo posto un anno fa, ora si piazza al tredicesimo. A primeggiare sono invece Islanda, Finlandia e Svezia. Per contro, la Confederazione è invece fra i primi 20 al mondo per quanto concerne le componenti della partecipazione politica, sia in Parlamento che al Governo.
La situazione un anno fa
Secondo l’analisi, delle 146 economie mondiali esaminate, solo una su cinque è riuscita a ridurre le differenze fra sessi di almeno l’1% negli ultimi 12 mesi: il dato è al 94% per l'istruzione, al 60% per la partecipazione economica e al 22% per la partecipazione politica. A questo ritmo di miglioramento ci vorranno 155 anni per chiudere il fossato fra i sessi in materia politica e 151 per colmare quello sulla partecipazione economica.