Donazione di organi, "la volontà va ancora espressa"

La revisione della legge sui trapianti accettata dal popolo il 15 maggio 2022 tarda a entrare in vigore. Non varrà prima del 2025, ha ricordato mercoledì Swisstransplant in occasione della giornata nazionale della donazione d'organi. In molti pensano che dopo il voto non sia più necessario esprimere la propria volontà, ma non è così, ha sottolineato il direttore Franz Immer nel corso di una conferenza stampa.

Prima che possa essere applicato il principio del consenso presunto (donatore chi non ha dato parere contrario mentre era in vita) occorre realizzare un registro a livello federale, che richiede del tempo. Nell'attesa i donatori possono servirsi della tesserina, dello strumento delle direttive anticipate o del dossier elettronico del paziente per far conoscere le loro intenzioni.

Per sensibilizzare su questo tema, una marcia di sei tappe con partecipanti che hanno subito un trapianto partirà da Berna per Ginevra giovedì alle 8.00.

Attualmente 1'400 persone in Svizzera attendono un trapianto. Lo scorso anno ne sono stati effettuati su 570 pazienti (-3% rispetto al 2021) mentre 83 sono deceduti prima di ricevere l'organo di cui avevano bisogno, 11 in più rispetto all'anno prima. I dati del 2023 sono però fin qui incoraggianti: nei primi sei mesi i donatori sono stati 100 e di questi 59 nel secondo trimestre.