Tra Jon Pult e Beat Jans sarà un testa a testa. Sembra infatti più aperta che mai la corsa alla successione di Alain Berset in Consiglio federale. A essere decisive saranno le caratteristiche sulle quali i due candidati ufficiali del PS decideranno di puntare nelle prossime due settimane, secondo il politologo Sean Müller: “Io darei un 55% di chance a Beat Jans e un 45% a Jon Pult. A Pult manca un po’ questa esperienza esecutiva, è abbastanza giovane. Anche se Jans è nell’esecutivo di Basilea da due anni, è già conosciuto come un uomo che sa gestire un dipartimento”.
Jans però è assente da Berna da alcuni anni, aspetto che lo svantaggerebbe un po’ rispetto a Pult. “Gli manca un po’ questo legame interpersonale che alla fine potrà essere decisivo perché alla fine chi sceglierà il nuovo consigliere federale sono gli altri parlamentari”, sottolinea Müller.
Jans però ha un asso nella manica: rappresenta una città, Basilea, assente dal governo federale da 50 anni. Pult giocherà invece sulla diversità linguistica e sul fatto che la Svizzera romancia non è rappresentata in Consiglio federale da più di 70 anni . Oltre alle qualità individuali sarà fondamentale l’acume tattico e il saper “offrire qualcosa ad abbastanza parlamentari per essere eletto”.