Se è vero che per il nuovo record di passeggeri nel 2024 per le Ferrovie federali svizzere (FFS) c’è di che sorridere, a offuscare la buona notizia è il settore del traffico merci. A spiegare cosa sta accadendo è stato lo stesso direttore dell’ex regia federale, Vincent Ducrot.
“Il traffico merci - spiega Ducrot - va sviluppato in maniera importante, ci causa molte preoccupazioni e siamo alla ricerca delle misure necessarie”. Traffico merci in continua perdita, alle prese con una congiuntura tutt’altro che favorevole. Ma anche il traffico merci che proprio stamattina il Consiglio nazionale ha deciso di sostenere con oltre 400 milioni di franchi.
Per Ducrot questo è un primo passo positivo ma la “ricetta” per la ripresa è più articolata. “Questo è un primo passo positivo, dice, il secondo consiste nell’aumentare la produttività, modernizzare il sistema, adattare la produzione ai volumi che si sono ridotti in un mercato che cambia molto rapidamente. Poi il livello dei prezzi deve essere sufficiente e una nuova legge va in questa direzione”.
L’incognita tecnica, non solo quella legata al mercato
E c’è anche l’incognita, l’imprevedibilità, che fa paura. Di recente è infatti emerso che il deragliamento avvenuto nell’estate 2023 nel tunnel di base del San Gottardo potrebbe ripetersi, dato che ad aver portato alla rottura di una ruota sarebbe stato il sistema frenante, comune alla stragrande maggioranza dei treni merci svizzeri ed europei.
“È accresciuto e noto il rischio che nelle ruote dei vagoni merci si creino delle fessure, spiega ancora il responsabile delle FFS. Ci deve però pensare la politica a livello europeo, perché non è un problema che possono risolvere le FFS né la Svizzera. E poi il rapporto del servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza deve essere finalizzato, solo allora si potrà iniziare un importante sforzo diplomatico per migliorare la frequenza dei controlli delle ruote dei treni dei vagoni merci. Noi i treni li controlliamo già molto più severamente, proprio per evitare il problema. Vi garantisco - dichiara - che tutti i vagoni FFS sono controllati in maniera estremamente seria. Malauguratamente in Europa ci sono 500’000 vagoni, ci sono tantissimi detentori di carri merci e non per tutti è prioritario avere vagoni in buono stato”. Sul tema e sul fatto che un gruppo di lavoro europeo ha individuato 77 casi di crepe sulle ruote dopo l’incidente nel tunnel di base, il consigliere nazionale socialista Bruno Storni chiederà lumi al Consiglio federale.

FFS: positivo il bilancio 2024
SEIDISERA 06.03.2025, 18:00
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FFS, record di passeggeri e preoccupazioni
Il Quotidiano 06.03.2025, 19:00
RG 12.30 del 06.03.2025 Il servizio di Monica Fornasier
RSI Info 06.03.2025, 12:49
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