La Strategia 2050 costerà alla popolazione miliardi di franchi e va quindi respinta: lo ha detto il presidente Albert Rösti, all’assemblea dei delegati dell’Unione democratica di centro svoltasi oggi, sabato, ad Appenzello. I delegati hanno seguito massicciamente il loro presidente: i sì sono stati 322, 4 i no e un solo astenuto.
I delegati hanno quindi deciso di seguire le proposte dei “tenori” del partito, dall’ex consigliere federale Christoph Blocher, ai consiglieri nazionali Toni Brunner e Céline Amaudruz, fino al vicedirettore di Swissmem Jean-Philippe Kohl che hanno definito la Strategia “irrealizzabile, costosa e che rischia di mettere in ginocchio la Svizzera”. Rösti ha pure attaccato la direttrice del DATEC e presidente della Confederazione Doris Leuthard affermando che “le sue valutazioni sono irrealistiche e i costi supplementari saranno catastrofici per la classe media”.
I vertici democentristi auspicano che la votazione popolare prevista il prossimo 21 maggio possa “evitare che la Svizzera sia confrontata con penuria di energia, di combustibili per riscaldamento e veicoli e con prezzi dei carburanti fuori portata per famiglie e PMI”.
ATS/Swing
L'UDC e la Romandia: relazione complicata
L'UDC e la Romandìa, una relazione complicata, non solo dalla mancata rielezione di Oskar Freysinger nel Governo vallesano. Sui motivi sono molte le analisi di esperti e politologi... ma quali sono le spiegazioni dello stesso elettorato UDC sulle cause che hanno finora impedito al partito di sfondare in Svizzera romanda alla pari della Svizzera tedesca? Lo sentiamo nel servizio di Luca Beti, che all'assemblea dei delegati di oggi in Appenzello ha avvicinato alcuni simpatizzanti romandi.
Dal TG20:
Assemblea UDC in Appenzello
Telegiornale 25.03.2017, 21:00