Svizzera

Esercito, lacune nella videosorveglianza

Le telecamere che sorvegliano gli edifici militari potrebbero essere esposte ad attacchi hacker – Problemi anche con la protezione dei dati

  • 23 gennaio 2023, 11:07
  • 20 novembre, 12:06
00:22

Notiziario 11.00 del 23.01.2022 - Esercito, lacune nella videosorveglianza

RSI Info 23.01.2023, 12:06

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Di: ATS/dielle 

La videosorveglianza degli edifici dell'Esercito svizzero presenta lacune nella protezione contro un eventuale attacco di hacker. Le norme sulla protezione dei dati inoltre non vengono rispettate.

Lo riporta un audit interno del Dipartimento della difesa (DDPS), le cui conclusioni sono state pubblicate oggi (lunedì) dalla radio SRF.

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RG 12.30 del 23.01.2023: Il servizio di Aron Guidotti

RSI Info 23.01.2023, 13:48

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A venire sorvegliati dalle videocamere sono, tra l'altro, gli ingressi di installazioni militari, siti militari, centri logistici o edifici amministrativi dell'Esercito. Non è chiaro quante siano poiché non esiste una panoramica completa, precisa l'audit.

Il rapporto, commissionato dalla ministra della Difesa Viola Amherd, è basato su dei controlli a campione effettuati per verificare se i sistemi fossero sufficientemente protetti dagli attacchi informatici e le conclusioni sono poco rassicuranti. La maggior parte delle videocamere utilizzate sono in funzione da più di dieci anni, "non vengono controllate regolarmente in tutte le sedi per verificare la presenza di vulnerabilità" e il software non viene aggiornato, secondo l'indagine interna.

Lacune anche nella protezione dei dati

A preoccupare non sono però solo le vulnerabilità dagli attacchi, lacune sono infatti emerse anche per quanto riguarda la protezione dei dati: molti siti militari ed edifici amministrativi non hanno definito come debba essere gestito il materiale sensibile. Non è ad esempio chiaro per quanto tempo il materiale debba essere conservato o chi sia autorizzato a trattarlo. Esistono regolamenti-tipo per la videosorveglianza presso l'Aggruppamento Difesa, ma un regolamento "formulato in maniera generale non è sufficiente dal punto di vista della legge sulla protezione dei dati e delle informazioni".

L'audit interno del DDPS formula raccomandazioni che dovranno essere realizzate entro la fine del 2023. In particolare è necessario chiarire le responsabilità in materia di protezione dei dati per ogni singola sede, garantire il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza informatica e redigere un inventario di tutti i sistemi di videosorveglianza.

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