La decisione di tagliare i finanziamenti all’UNRWA, l’agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi, potrebbe comportare per la Svizzera l’accusa di complicità nel genocidio a Gaza. È quanto emerge da una valutazione interna del Dipartimento federale degli affari esteri, che non è però mai stata messa a disposizione del Parlamento, come rivelato da RTS. Si tratta di una valutazione elaborata dai giuristi della Confederazione e che risale allo scorso febbraio.
Un paio di settimane prima, Israele aveva accusato una decina di impiegati dell’UNRWA di essere implicati nell’attacco del 7 ottobre. Quindici Stati avevano reagito congelando il loro contributo. La maggior parte ci aveva poi ripensato. In Svizzera i fondi prima sono stati sospesi, poi il Consiglio federale ha proposto di dimezzarli e portarli a dieci milioni di franchi nel 2024. Dopodiché il Consiglio nazionale, in settembre, ha approvato una mozione per eliminarli definitivamente. Decisioni parlamentari prese senza tenere in considerazione la valutazione.
A detta di Nicolas Walder, vicepresidente dei Verdi e membro della Commissione che si occupa del diritto internazionale, ai parlamentari il Consiglio federale non ha mai parlato di questo rischio per la Svizzera di essere accusata di complicità nel genocidio a Gaza, nonostante sia stato sollecitato sulla questione. La vede diversamente il consigliere nazionale UDC Pierre-André Page, secondo cui non sarebbe cambiato nulla: “Non abbiamo la prova che l’UNRWA non finanzia Hamas. E finché le cose saranno così, continueremo ad aiutare le vittime di questa guerra tramite altre associazioni umanitarie”.
Era stato il Governo sudafricano, lo scorso 29 dicembre, a presentare alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia un’istanza contro Israele per presunta violazione delle convenzioni contro il genocidio. “Un crimine - spiega Philippe Currat, esperto di diritto penale internazionale sentito da RTS - che include anche il fatto di mettere la popolazione toccata in condizioni di esistenza che portano alla sua distruzione fisica, totale o parziale”. E conclude: “A partire dal momento in cui la Svizzera smette di finanziare l’UNRWA, agisce sulle condizioni di esistenza della popolazione”.
Il DFAE rassicura: “Nessuna violazione”
Nel frattempo dal DFAE Franz Perrez, a capo della Direzione del diritto internazionale pubblico, tuttavia precisa e rassicura: “Abbiamo segnalato che bisognava porsi la domanda: ovvero se lo stop del sostegno della Svizzera all’UNRWA rischiava di essere visto come una violazione della convenzione sul genocidio, ma la nostra conclusione è stata molto chiara: non sarebbe una violazione di questa convenzione”.
La Svizzera e l'UNRWA
Telegiornale 11.11.2024, 20:00
Israele mette al bando l'UNRWA
Telegiornale 29.10.2024, 20:00