La Svizzera ha riconsegnato 32 milioni di franchi all'Egitto lo scorso primo febbraio. Si tratta di fondi che erano stati congelati dopo la caduta del presidente Hosni Mubarak. Originariamente il denaro apparteneva al magnate dell'acciaio, e segretario del disciolto partito di Mubarak, Ahmed Ezz.
La restituzione è stata resa possibile da un accordo di riconciliazione tra il governo egiziano e lo stesso Ezz, ha dichiarato all'ATS il portavoce del Ministero pubblico della Confederazione André Marty, confermando quanto pubblicato dalla NZZ am Sonntag.
È la prima volta che la Procura federale restituisce fondi bloccati allo Stato egiziano, afferma Marty. Al centro delle inchieste su suolo elvetico vi sono sei persone - tra cui due figli di Mubarak - indagate per organizzazione criminale e riciclaggio di denaro. L'ammontare complessivo degli averi in questione è di 400 milioni di franchi. La Svizzera nel 2011 era stata il primo Paese a congelare i fondi del clan dell'ex presidente egiziano.
ATS/BRav