A differenza del Consiglio degli Stati, il Nazionale non intende rituffarsi subito nell’energia nucleare: martedì ha bocciato un postulato delle file dell’UDC che chiedeva al Consiglio federale di rivedere le condizioni quadro per la costruzione di reattori nucleari moderni.
Il postulato è stato respinto con 97 voti a 88. I gruppi parlamentari del UDC e del PLR hanno votato quasi all’unanimità a favore della proposta di Erich Hess (UDC). I gruppi di sinistra e verdi, assieme alla maggioranza del Centro, hanno tuttavia rifiutato il progetto.
Un postulato simile è stato adottato dal Consiglio degli Stati a marzo. In base ad esso, la costruzione di nuove centrali nucleari dovrebbe essere esaminata come un “possibile scenario” per garantire l’approvvigionamento elettrico. Il Consiglio federale sta attualmente lavorando su questo punto. Le proposte di revoca del divieto di costruzione di nuove centrali nucleari sono finora fallite in Parlamento.
Secondo il postulato ora respinto dal Consiglio nazionale, il Consiglio federale avrebbe dovuto esaminare le condizioni che i potenziali investitori in reattori nucleari di terza o quarta generazione avrebbero dovuto soddisfare se avessero pianificato un nuovo progetto di costruzione di tali centrali. Il governo avrebbe inoltre dovuto elaborare un calendario per la data più vicina in cui una nuova centrale potrebbe essere collegata alla rete elettrica svizzera. Per farlo, tuttavia, sarebbe necessaria l’abrogazione dell’articolo 12a della legge sull’energia nucleare, che attualmente vieta la concessione di una licenza generale per nuove centrali.
I prossimi passi del Consiglio federale
Il Ministro dell’Energia Albert Rösti ha chiesto di respingere il postulato a nome dell’intero Consiglio federale. Tuttavia, ha ribadito le precedenti dichiarazioni di essere personalmente aperto a prendere in considerazione tutte le tecnologie. “Non dovremmo mettere le tecnologie l’una contro l’altra”.
Rösti ha annunciato che il Consiglio federale si pronuncerà presto sulla questione delle centrali nucleari. L’iniziativa popolare “Elettricità per tutti in ogni momento (stop al blackout)“, presentata nel febbraio 2024, chiede che venga eliminato il divieto di costruzione di centrali nucleari stabilito nella Strategia energetica 2050 e che vengano autorizzate tutte le forme di produzione di energia elettrica rispettose dell’ambiente e del clima.
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