Svizzera

Frontalieri in telelavoro: e le tasse?

Pendolari che lavorano a casa in regime di home office: interrogativi, controversie e trattative sull'imposizione da applicare

  • 15 maggio 2020, 15:12
  • 22 novembre, 19:21
02:20

RG 12.30 del 15.05.20 - Il servizio di Alan Crameri

RSI Info 15.05.2020, 14:48

  • tipress

Quale tassazione applicare, per quei frontalieri che durante l'emergenza coronavirus lavorano a casa? Intorno a questo interrogativo ruota un elemento suscettibile di alimentare controversie, in materia fiscale, fra la Svizzera e i Paesi ad essa confinanti.

Gli Stati vicini sostengono che questi frontalieri, per le giornate in "home office", debbano essere tassati a casa loro. Ma per la Confederazione vale, di principio, il criterio legato alla sede del datore di lavoro, come indica alla RSI Mario Tuor della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali.

Confronto aperto, quindi. A sollevare la questione è stata per prima la Francia, da cui provengono 180'000 frontalieri impiegati in territorio elvetico. Berna e Parigi, volendo evitare attriti in un periodo già problematico, hanno tuttavia siglato un'intesa che prevede, vista l'eccezionalità del momento, di continuare a tassare come in precedenza i frontalieri ora in home office.

Con Italia e Germania sono ora in corso negoziati. Ma quali le prospettive a medio termine? Il punto, conferma Tuor, è che se questi accordi provvisori sono facili da stabilire, risulterà invece più difficile individuare una soluzione definitiva dopo la crisi. Specie nell'ipotesi di un aumento del peso specifico del telelavoro, ora verosimilmente limitato ad una parte marginale degli impieghi.

RG/ARi

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