La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati ha detto sì, con alcuni ritocchi, alla modifica della legge federale sulla parità salariale fra uomo e donna. Sette i voti favorevoli, uno contrario e quattro astenuti.
Tra i ritocchi rispetto al disegno del Consiglio federale, figura l'obbligo per le imprese con oltre 100 dipendenti di effettuare un'analisi sulla equità salariale. Sarebbero interessati lo 0,85% delle imprese e il 45% di tutti i lavoratori dipendenti.
Una minoranza della commissione si allinea invece all'Esecutivo e chiede di mantenere la soglia minima a 50 lavoratori, ciò che permetterebbe di considerare il 2% delle imprese e il 54% dei lavoratori dipendenti.
La maggioranza ha inoltre deciso (7 voti contro 6) di esonerare le imprese da un'ulteriore analisi, qualora quella sulla parità salariale riveli che essa è rispettata.
ATS/M. Ang.