Il divario tra il salario degli uomini e quello delle donne s'è ulteriormente ridotto, nel settore privato, passando dalla media del 23,6% registrata nel 2010 a quella del 19,5% quattro anni più tardi.
Lo scarto, come si sottolinea nella nota pubblicata martedì dall'Ufficio federale di statistica, è tanto maggiore quanto la gerarchia è elevata; grandi differenze si riscontrano poi tra un ramo d'attività e l'altro (33,2% in ambito assicurativo e finanziario, 23,9% nell'industria delle macchine, 18,6% nel commercio al dettaglio, 9,3% nel campo alberghiero e della ristorazione). Per quanto riguarda il contesto pubblico, la media nel 2014 era del 16,6% (16,5 due anni prima).
Sindacati scontenti
Alla vigilia della festa della donna, la disparità salariale tra uomo e donna in Svizzera rimane "scandalosa", denuncia la federazione sindacale Travail.Suisse. Da parte sua, l'USS sottolinea l'evoluzione "scoraggiante" nel settore pubblico: "qui lo scarto salariale tra i due sessi è stagnante (16,6% nel 2014 contro 16,5% nel 2012) e la parte inspiegabile di questa differenza è persino aumentata, dal 38,8% al 41,7%".
ATS/dg/bin