L’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto l’ordine svizzero ed europeo nel campo della sicurezza e la guerra avrà conseguenze a lungo termine sulla politica nazionale e internazionale: è quanto emerge dal rapporto del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), il servizio di intelligence svizzero, presentato oggi, lunedì.
RG 12.30 del 27.05.22: il servizio di Gian Paolo Driussi sul rapporto del Servizio delle attività informative della Confederazione
RSI Info 27.06.2022, 14:32
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“Cambiamento epocale”, più spese per la difesa
"Siamo testimoni di un cambiamento epocale", ha scritto la ministra della difesa Viola Amherd nel preambolo del rapporto. Il conflitto impone all'Europa e alla Svizzera di ripensare la politica di sicurezza. Isolata, indebolita dal punto di vista militare ed economico, la Russia sarà un attore difficile e pericoloso nei prossimi anni.
La Finlandia e la Svezia hanno chiesto la loro adesione alla NATO e gli Stati europei si apprestano ad aumentare massicciamente le loro spese in materia di difesa. Il budget dell'esercito svizzero seguirà questa tendenza, si legge nel rapporto del SIC.
Focus sulla sicurezza alimentare
Il conflitto in Ucraina mette in pericolo la sicurezza alimentare su scala mondiale, ha ricordato il SIC citando l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO). Una penuria di alimenti può minacciare l'esistenza di talune popolazioni, ma anche generare l'instabilità di alcuni governi.
La Svizzera deve quindi preoccuparsi della sicurezza dell'approvvigionamento, gestendo allo stesso tempo l'afflusso dei rifugiati e i ciberattacchi. Il conflitto ha pure conseguenze economiche, rileva il rapporto.
Più spionaggio e criminalità online
Gli “007” svizzeri, nel loro rapporto, spiegano inoltre che la guerra in Ucraina ha provocato anche un aumento dei casi di spionaggio e di criminalità online. Diversi Stati europei hanno espulso ufficiali dei servizi segreti russi. Mosca potrebbe rafforzare i suoi effettivi in Stati che non hanno proceduto ad espulsioni, come la Svizzera e in particolare la Ginevra internazionale.
Pandemia e radicalizzazione
Nel suo rapporto, il SIC è anche tornato ad affrontare un tema che aveva tenuto banco lo scorso anno: quello della pandemia e della radicalizzazione, sottolineando tuttavia che il rafforzamento dell’estremismo violento dovrebbe affievolirsi con la fine della crisi.
Nel 2021, 202 episodi violenti sono stati osservati nell'ambito dell'estremismo di sinistra e 38 in quello dell'estremismo di destra. Rispetto a quello legato al Covid-19, gli estremismi di sinistra e di destra dovrebbero rafforzarsi. Le violenze dovrebbero aumentare soprattutto in relazione a scontri tra i due blocchi.
Per il SIC, la minaccia terroristica in Svizzera rimane elevata. Lo scenario più probabile è attualmente quello di un atto di violenza commesso da un autore isolato e ispirato dal jihadismo.
Rivalità strategiche sul piano internazionale
Il conflitto nell'Europa dell'Est e la pandemia di coronavirus hanno provocato un rafforzamento delle tendenze politiche in materia di sicurezza esistenti. L'ordine mondiale è già contraddistinto dalla rivalità strategica tra Stati Uniti e Cina.
Il partenariato anti-occidentale tra la Cina e la Russia è diventato più stretto. Il fenomeno potrebbe acuirsi con l'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio 2022.
Secondo il SIC, il mondo si divide in due sfere di influenza, una americana, l'altra cinese. Le risposte comuni alle sfide globali quali il terrorismo, la proliferazione nucleare, le pandemie o ancora il cambiamento climatico sono sempre più difficili a causa delle rivalità tra i due blocchi.
Gli Stati occidentali sono consapevoli della loro dipendenza dalla Cina e le sanzioni attuali contro la Russia ridurranno ancora le relazioni tra l'Occidente e il blocco russo-cinese, osserva il SIC.