Sono circa 2’800 i partecipanti attesi, in questi giorni, al Forum economico mondiale (WEF) di Davos. Ma oltre alla lista degli ospiti ufficiale, c’è anche quella ufficiosa. Una lista che comprende, per esempio, il cognato di Donald Trump Jared Kushner e lo sceicco Mohammed bin Salman.
Non sono tutti presenti nel programma ufficiale, e chi non c’è viene considerato un ospite ancora più esclusivo, con un’agenda talmente segreta che diventa subito oggetto di speculazioni tra addetti ai lavori e giornalisti. È il caso del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che voci di corridoio danno in arrivo assieme a una nutrita delegazione saudita.
Anche il cognato di Trump, marito della figlia Ivanka e suo consigliere quando era alla Casa Bianca, non è nella lista ufficiale dei presenti. Ma con la sua società di consulenza, Affinity Partner, non ha nessun problema a farsi vedere a Davos negli stessi giorni dello sceicco Bin Salman, visto che il fondo di investimenti pubblici saudita ha investito anche nelle sue consulenze. Un legame già controverso ai tempi di Trump presidente, che qualcuno vide come il motivo per cui gli USA non condannarono ufficialmente l’omicidio del giornalista Khashoggi, nonostante la CIA concluse che i sauditi erano direttamente coinvolti.
Sulla lista dei partecipanti c’è invece Javier Milei, da qualche mese alla guida dell’Argentina. Non è una presenza nuova al Forum, che segue da anni, ma il suo nuovo incarico lo rende una personalità su cui puntare i riflettori. In lista nei panel anche l’autoritario presidente del Ruanda, Paul Kagame, alla guida del piccolo Paese africano dalla fine del genocidio ruandese del 1994.
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