I giudici devono essere in grado di sanzionare i reati in modo appropriato. È quanto prevede il progetto di armonizzazione delle pene adottato dalle Camere federali. Oggi, con 122 voti a 65, il Nazionale ha approvato la proposta della conferenza di conciliazione, dopo che ieri il Consiglio degli Stati aveva già fatto altrettanto. Il dossier è così pronto per le votazioni finali.
Il progetto non si propone di rivedere tutte le sanzioni, ma si accontenta di aggiustamenti mirati. Per esempio, nel caso di lesioni personali gravi e intenzionali, la pena minima di detenzione sarà raddoppiata: un anno invece degli attuali sei mesi.
In risposta all'aumento degli attacchi ai bancomat, l'uso di esplosivi per commettere un furto dovrebbe essere considerato una circostanza aggravante, punibile con una pena da sei mesi a dieci anni di prigione.
Un minimo di sei mesi di reclusione è previsto anche per tutti i reati contro il patrimonio commessi per mestiere. Si tratta di un inasprimento delle pene per reati come la frode o l'abuso di carte di credito, ma un alleggerimento per reati come l'usura.
Falò 13.02.2020 - Cambiare Via sicura?
RSI Info 14.02.2020, 11:10
La pena minima di un anno di reclusione per le infrazioni gravi commesse nel traffico sarà abolita ("reato di guida spericolata", articolo 90). Questa pena minima, molto criticata dagli automobilisti e da chi li rappresenta, era stata introdotta nell'ambito del programma Via sicura. E i reati commessi da pirati della strada saranno punibili con un massimo di quattro anni di prigione o una multa, ma non aboliti, come chiedeva l'UDC.
Le due camere hanno anche deciso, grazie a una conferenza di conciliazione, di limitare il margine di manovra del giudice in caso di violenza contro agenti di polizia o altri funzionari. Di norma verrà pronunciata una pena detentiva. Tuttavia, in casi minori potranno essere inflitte sanzioni pecuniarie.
Il disegno di legge conteneva anche la proposta, poi bocciata dal Parlamento, di stralciare dal Codice penale gli articoli sulla lesa maestà, che puniscono con la detenzione fino a tre anni o una pena pecuniaria chiunque offenda pubblicamente un'istituzione internazionale o una sua organizzazione con sede o riunita in Svizzera nella persona di uno dei suoi rappresentanti ufficiali.
Non sono state modificate nemmeno le condizioni per la concessione della condizionale che continuerà ad essere pronunciata "come regola generale" per le pene pecuniarie e quelle detentive fino a due anni. Pure respinta la richiesta di vincolare le pene sospese condizionalmente a una multa.
Il progetto inizialmente comprendeva anche un capitolo consacrato agli articoli del Codice penale che puniscono i delitti in materia sessuale. Le Camere hanno stabilito di esaminare tali aspetti in un altro disegno.