Non solo le bizze della meteo, quest’anno le incognite del raccolto per tanti agricoltori, nel caso specifico quelli del canton Zurigo, sono rappresentate anche dai corvi che, tra gli animali selvatici, sono quelli che, dopo i cinghiali, causano più problemi alle coltivazioni.
D’estate “attaccano soprattutto i campi coltivati a verdura, a mais o a girasoli”, spiega Martin Streit dell’Unione contadini zurighese. “Quando aggrediscono un campo prendono di mira soprattutto i semi o le piantine appena sbocciate. Dopo il loro passaggio non resta quasi più nulla”, specifica Streit.
Sempre più spesso stormi di 3-400 corvi attaccano le coltivazioni praticamente distruggendole al loro passaggio. Infatti lo scorso anno il canton Zurigo ha risarcito gli agricoltori per i danni di corvi e cornacchie con circa 100’000 franchi. Una somma destinata a crescere in questo 2024.
A complicare la lotta alla presenza dei volatili ha contribuito la decisione di qualche anno fa di non poter rendere i semi inappetibili per i corvi con l’uso di una speciale sostanza amara. Se a ciò si aggiunge che i corvi si riproducono molto rapidamente il problema per gli agricoltori non può che crescere.
Inoltre da febbraio a luglio, proprio nei periodi principali di semina, è vietato abbattere i corvi e gli altri sistemi dissuasivi (palloni di gas, spaventapasseri, bande colorate) sono funzionali solo per un breve tempo poiché gli animali si accorgono che questi sistemi non rappresentano un problema per la loro vita. Il canton Zurigo sta quindi allestendo un gruppo di lavoro che possa individuare dei sistemi alternativi per evitare la presenza massiccia dei corvi nei campi con soluzioni e proposte che dovrebbero arrivare all’inizio del prossimo anno.
RG 12.30 del 21.07.2024 La corrispondenza e le interviste di Anna Maria Nunzi da Zurigo
RSI Info 21.07.2024, 14:02
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