Le piogge che hanno contraddistinto le ultime settimane stanno provocando qualche problema alla raccolta di fieno e alle coltivazioni in campo aperto. “L’acqua fa bene alla natura”, afferma Omar Pedrini ai microfoni della RSI, “ma questo persistere di perturbazioni crea grattacapi e ritardi nel Sud del Ticino e nelle vallate basse per la raccolta del fieno. Gli intervalli di bel tempo sono spesso troppo corti per far sì che il terreno si asciughi e si possa viaggiare con i macchinari”. In pratica, sono ancora in molti che non sono riusciti a falciare una prima volta. E questo cosa significa? “Non siamo ancora al punto di doverla buttare”, continua il presidente dell’Unione contadini ticinesi, “ma comporta una perdita di qualità. Il fieno maturo ha meno contenuti, andrà a saziare gli animali, ma non avrà quei contenuti per garantire una determinata produzione”. Per questo motivo, bisognerà integrare l’alimentazione con foraggio più nutritivo.
E la meteo non aiuta nemmeno chi coltiva insalate, zucchine e altri ortaggi. “Chi lavora in campo aperto sta sicuramente facendo fronte a difficoltà a entrare nei campi con i macchinari ma anche con situazioni di attacchi a livello di malattie fungine”, continua l’interlocutore. E la situazione non è migliore per chi ha le serre, dove il sole rimane sempre un alleato essenziale. Per gli addetti ai lavori ora la speranza è quella di un ritorno del bel tempo per diverse settimane.