Ticino e Grigioni

Una primavera uggiosa che “sa di normalità”

Aprile e maggio più freschi della norma degli ultimi 30 anni, ma le precipitazioni frequenti sono tipiche della primavera – Riserve di neve in quota da record e per il sole serve ancora pazienza

  • 30 maggio, 20:04
  • 30 maggio, 20:51

La pioggia non molla, il sole è lontano

Il Quotidiano 30.05.2024, 19:00

Di: Quotidiano/Marci/dielle

Non c’è stabilità nei cieli della Svizzera italiana e così l’arrivo del bel tempo è ancora rimandato. Il radar di MeteoSvizzera purtroppo non mente: nuvole e rischio di precipitazioni continueranno per tutto il fine settimana come successo in questo mese di maggio. E la conferma arriva anche da Locarno-Monti, con il meteorologo Luca Nisi: “La giornata completamente soleggiata è addirittura una rarità”. Il sole continua infatti a nascondersi, sostituito da precipitazioni per alcuni fastidiose, ma che sanno di normalità.

“È una primavera decisamente in contrasto con le ultime due, quelle del 2022 e del 2023 – prosegue Nisi –, ma che rientra di più nella norma, mostrando tutta la variabilità tipica di aprile e maggio, caratterizzati anche da precipitazioni piuttosto frequenti. Bisogna dire che le precipitazioni più abbondanti solitamente si misurano in autunno, tra ottobre e novembre, ma la frequenza maggiore – e quindi le tante giornate uggiose – statisticamente la ritroviamo proprio nei mesi primaverili”.

La pioggia ha cancellato due anni di siccità pressoché continua, andando a colmare il deficit idrico. In vista dell’estate ormai alle porte, anche la riserva di neve in quota è importante come non lo era da tempo: “Per alcune stazioni lo spessore del manto nevoso al suolo è risultato da record al di sopra dei 2’000-2’200 metri, grazie anche alle temperature basse di aprile e maggio”.

Un’altra particolarità sono proprio le temperature primaverili più fresche rispetto al recente passato. Valori che però non devono trarre in inganno: “Ha fatto più freddo rispetto alla norma 1991-2020 soprattutto nei mesi di aprile e maggio, ma possiamo dire che si tratta di un ‘freddo dei tempi moderni’, perché se confrontiamo queste temperature con la norma 1961-1990 siamo invece al di sopra di 0,5 gradi”.

La pioggia frena i lidi

Il Quotidiano 30.05.2024, 19:00

Intanto il cielo azzurro continua a farsi desiderare e anche nei prossimi giorni è meglio restare prudenti e pazienti: “Il primo giugno inizia ufficialmente l’estate meteorologica e quello che si vede è che forse da settimana prossima si andrà verso condizioni maggiormente anticicloniche. Questo non vuol dire che avremo un anticiclone persistente per settimane, ma probabilmente l’attività di rovesci legati anche al ciclo diurno si attenuerà almeno un po’” conclude Luca Nisi.  

Da martedì sono infatti attesi 26 gradi e qualche raggio di sole in più.

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