Svizzera

Il Kunsthaus in difficoltà chiede più soldi alla città

I conti non tornano al museo d’arte zurighese, con un indebitamento salito a oltre 4 milioni di franchi – L’UDC annuncia battaglia in Consiglio comunale e chiede uno stop alle sovvenzioni

  • Oggi, 13:24
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La retrospettiva su Marina Abramovic (foto) inaugurata recentemente promette di attirare il grande pubblico, ma non basterà a sistemare i conti

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Di: RG-Olgiati/RSI Info 

Debiti che si accumulano ed entrate che non bastano. Il Kunsthaus di Zurigo si ritrova in difficoltà finanziarie e chiede alla città di Zurigo di aumentare le sovvenzioni. Le cifre non sono note, ma la resistenza politica è già annunciata.

Con la retrospettiva su Marina Abramovic, una delle artiste contemporanee più note al mondo, il museo d’arte zurighese ha inaugurato pochi giorni fa una mostra che promette di attirare il grande pubblico. Intanto però i conti non tornano: in primavera la direzione aveva presentato le ennesime cifre rosse, con un indebitamento salito a 4 milioni e mezzo di franchi. Servono più soldi e il Kunsthaus è andato a bussare alla porta della città, che con i suoi 13 milioni di franchi di sovvenzioni garantisce già la metà delle entrate. Ma non basta e il museo ha chiesto un aumento, anche se non è nota l’entità visto che museo e città non forniscono per il momento cifre.

La richiesta andrà dapprima esaminata e poi sottoposta al consiglio comunale, dove come scritto si preannuncia una battaglia. L’UDC ha infatti già chiesto uno stop alle sovvenzioni: “on tocca ai contribuenti pagare per gli errori del museo” sostiene il partito. Il riferimento è agli enormi investimenti – circa 200 milioni di franchi - per la realizzazione della nuova ala del museo, aperta tre anni fa. Un investimento che ha raddoppiato lo spazio espositivo, ma anche fatto lievitare più del previsto i costi, ad esempio per il personale.

Il museo valuta anche di aumentare il prezzo dei biglietti, di ridurre gli orari di apertura e di cercare nuovi sponsor, ma senza nuovi finanziamenti i conti rischiano di continuare a non tornare.

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