Svizzera

Problemi finanziari per il Kunsthaus di Zurigo

Dopo il raddoppio degli spazi espositivi mancano circa 4,5 milioni franchi

  • 24 maggio, 14:46
  • 24 maggio, 14:47
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RG 12.30 del 24.05.2024 Il servizio e l’intervista di Anna Maria Nunzi

RSI Info 24.05.2024, 14:15

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Di: RG/Swing 

L’apertura del nuovo edificio del Kunsthaus di Zurigo, progettato da David Chipperfield che ne ha raddoppiato la superficie espositiva, è alla base delle difficoltà finanziarie dell’istituzione. Il museo d’arte lo ha ricordato affermando che l’imponente ampliamento ha comportato costi operativi superiori a quelli originariamente previsti. L’apertura dei nuovi spazi ha pure comportato costi di personale molto più elevati per i servizi ai visitatori e per la sicurezza, scrive il Kunsthaus. E aggiunge: “Questi maggiori costi operativi non erano stati sufficientemente previsti al momento dell’ampliamento del museo”.

La mancanza di un terzo grande sponsor è un’altra ragione del debito di 4,5 milioni di franchi del Kunsthaus. Trovarne uno “rimane tra i nostri obiettivi principali”, sottolinea l’istituzione, che finora è stata sponsorizzato dai giganti UBS e Swiss Re.

Le altre ragioni del buco finanziario, già rivelate nei giorni scorsi, sono legate al calo dei visitatori dello scorso anno e alla chiusura temporanea del negozio del museo per ristrutturazione. Anche lo stoccaggio delle opere d’arte in attesa dell’apertura ritardata del nuovo edificio è costato molto.

L’aumento dei costi mette in crisi diversi musei

L’obiettivo dell’istituzione è quello di eliminare il deficit entro il 2028, secondo Philipp Hildebrand, presidente della società d’arte che gestisce il museo. Da parte sua la presidente dell’Associazione svizzera dei musei Carole Haensler nota che si tratta di “un caso classico per un museo che raddoppia la sua superficie: è già successo anche in altri musei elvetici. Non sono sorpresa perché sovente è molto difficile preventivare le spese nei minimi dettagli”. Hansler si dice convinta che il Kunstmuseum “saprà risollevarsi”.

“Sono magari meno ottimista su altre strutture museali a livello nazionale anche perché diversi costi sono aumentati fortemente. Penso a quelli energetici, costi di beni primari e, nell’ambito dell’attività, costi di assicurazioni o di trasporto. Questi costi non vengono compensati da maggiori sovvenzioni”, ha ancora aggiunto la presidente.

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