Germania, Austria, Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Scozia, Irlanda, Norvegia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Islanda e pure Malta. Il matrimonio per tutti è ormai realtà in buona parte delle nazioni attorno alla Svizzera. E’ la società globale che avanza, nel riconoscere la piena uguaglianza di tutti davanti alla legge.
Anche in Svizzera si tiene conto dell'evoluzione delle mentalità in seno alla società, non più disposta a tollerare discriminazioni basate sull'orientamento sessuale. D'altronde, la Costituzione federale garantisce infatti il diritto al matrimonio e alla famiglia, senza definire il sesso.
La Svizzera non è in ritardo sul tema
La Confederazione elvetica permette l'unione civile tra persone dello stesso sesso, con la Legge federale del 18 giugno 2004 sull'unione domestica registrata di coppie omosessuali.
Nel referendum nazionale del 5 giugno 2005 indetto contro la questa legge, il 58% degli svizzeri si è pronunciato a favore delle unioni civili, garantendo alle coppie dello stesso sesso gli stessi diritti e le stesse protezioni riconosciute alle coppie eterosessuali, eccetto l'adozione di bambini e la fecondazione in vitro.
In termini dello stato di parenti prossimi, imposte, previdenza sociale, assicurazione, e il possesso comune di un alloggio, alle coppie dello stesso sesso vengono concessi gli stessi diritti delle coppie sposate.
Il titolo ufficiale dell'unione di persone dello stesso sesso è "Eingetragene Partnerschaft" in tedesco, "Partenariat enregistré" in francese, e "Unione domestica registrata" in italiano. La legge ha preso effetto il 1º gennaio del 2007.
La novità odierna: un altro passo avanti
Le coppie omosessuali dovrebbero potersi "sposare" e le lesbiche accedere al seme di un donatore. Il Consiglio nazionale ha accolto oggi - con 132 voti contro 52 e 13 astenuti - un progetto in tal senso nato da un'iniziativa parlamentari dei Verdi liberali.
Il dossier passa ora agli Stati. Qualora la modifica del Codice civile dovesse venir adottata anche dalla Camera dei cantoni, non è escluso il lancio di un referendum.
La maggioranza degli oratori intervenuti nel corso dei dibattiti - iniziati la scorsa settimana - ha affermato che, consentendo alle coppie omosessuali di sposarsi, si fa un "passo storico" verso la completa uguaglianza di tutti i cittadini svizzeri, indipendentemente dallo stile di vita. Solo una parte dell'UDC e del PPD era contraria al progetto di applicazione dell'iniziativa parlamentare del gruppo PVL "Matrimonio civile per tutti".
Coppie lesbiche
L'aspetto più controverso riguardava il ricorso per le coppie lesbiche al seme di un donatore, come chiesto da una proposta di minoranza di Beat Flach (PVL/AG). Nell'agosto 2019, prima quindi delle elezioni federali, la commissione preparatoria raccomandava il "no", ma con un solo voto di scarto. Stamane anche la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha dichiarato che il governo su questo punto sostiene la maggioranza commissionale: "Fa parte del diritto fondamentale del bambino sapere chi sono i suoi genitori", ha precisato la ministra di giustizia.
Il timore dell'esecutivo è che una simile disposizione non raccolga attorno a sé una maggioranza in caso di votazione popolare. L'idea, insomma, era quella di trattare le questioni concernenti la medicina della riproduzione soltanto in un secondo tempo. La possibilità che venga lanciato un referendum è infatti probabile. L'Unione democratica federale si è già espressa in tal senso.
Solo una parte di UDC e PPD
Il gruppo UDC in aula è stato l'unico a difendere il diritto vigente, mentre il Gruppo del Centro (PPD/PBD/PEV) era d'accordo con l'entrata in materia ma contrario al ricorso per le lesbiche al seme di un donatore.
L'Unione democratica di centro crede che un simile cambiamento andrebbe fatto a livello costituzionale e non solo a livello di Codice civile, ha sostenuto Yves Nidegger (UDC/GE). La nozione di matrimonio contenuta nella Costituzione federale viene ancora intesa nella società quale unione tra un uomo e una donna, ha aggiunto. Stando al democentrista ginevrino, il fatto di autorizzare le coppie lesbiche ad aver accesso alla procreazione assistita significherebbe impedire al loro bambino di avere una relazione con il padre.
Al voto però soltanto una parte del suo partito e del PPD l'ha seguito. La proposta Flach è stata infatti accolta con 124 voti contro 72 e 1 astenuto.
Nazionale, sì al matrimonio per tutti
Telegiornale 11.06.2020, 14:30
Le reazioni
Telegiornale 11.06.2020, 22:00