L'obbligo di affrontare un test linguistico, per dimostrare la conoscenza di un idioma nazionale ad un livello che corrisponda almeno all'A2 per lo scritto e al B1 per l'orale secondo il quadro europeo di riferimento, sembra avere un impatto sulle domande di naturalizzazione in Svizzera, in calo in diversi cantoni.
È quanto sostiene un'inchiesta del TagesAnzeiger, che indica l'esempio di Ginevra, dove fino alla fine di giugno si sono contate poco più di 1'000 richieste. Nei due anni precedenti si raggiungevano le 1'600. Basilea Città, Berna e Zurigo non hanno riscontrato cali ma già applicavano questi criteri per la concessione del passaporto. Zurigo dal 2015, anno in cui la flessione era stata evidente: -16%.
L'Unione sindacale svizzera, che tiene corsi per la naturalizzazione, ritiene che ci possa essere anche un "effetto paura". Dall'esame sono dispensate le persone di madrelingua e quelle scolarizzate per almeno cinque anni in un idioma nazionale.
RG/pon