Circa 250'000 persone in Svizzera da oggi, lunedì, si ritrovano senza certificato Covid. È l'effetto della decisione annunciata il 19 gennaio dal Consiglio federale, che ne ha accorciato la validità da 12 a 9 mesi. Un passo obbligato, come aveva ricordato Alain Berset, per garantire che il pass elvetico continui ad essere riconosciuto in Europa.
Il dato è indicativo, anche l'Ufficio federale della sanità pubblica non ne ha uno preciso: perdono il certificato coloro che hanno ricevuto l'ultima dose di vaccino prima del 7 maggio 2021, a meno che nel frattempo si siano ammalati o abbiano proceduto al richiamo. Quel che è certo è che la schiera è destinata progressivamente a infoltirsi giorno dopo giorno e che il periodo fra maggio e luglio dello scorso anno era stato quello più intenso sul fronte della campagna vaccinale.
Chi vuole estendere la validità del pass non resta che prendere appuntamento per il cosiddetto "booster"... o essere contagiato e guarire. Da punto di vista pratico, l'interesse per un'ulteriore somministrazione rischia di essere ridotto: mercoledì il Consiglio federale potrebbe annunciare allentamenti tali da ridurre di molto la necessità di disporre del pass, perlomeno per chi non intende viaggiare al di fuori dei confini nazionali.
Problemi per il riconoscimento europeo di alcuni certificati
In proposito, per il riconoscimento europeo il certificato dovrà indicare in modo visibile in futuro se la persona ha o meno ricevuto il richiamo. Alcune tipologie - in particolare quelle di chi è guarito e ha successivamente ricevuto due dosi - al momento non lo fanno. Il problema riguarda fra gli altri circa 1'800 ticinesi Da martedì, 1° febbraio, la Confederazione procederà a un aggiornamento, rende noto l'Ufficio del farmacista cantonale, e le persone interessate riceveranno un nuovo documento cartaceo. Quello vecchio resterà valido solo dentro i confini elvetici. Idem per il certificato che attesta l'avvenuta guarigione e che dal 24 gennaio viene ottenuto anche con test antigenico rapido eseguito in modo professionale e risultato positivo.
Richiami per i ragazzi e per chi ha ricevuto Janssen
Il Ticino annuncia intanto anche che da oggi, 31 gennaio, anche i giovani dai 12 ai 15 anni di età vaccinati da almeno 4 mesi e coloro che hanno ricevuto la dose singola del farmaco Janssen (pure da almeno 4 mesi) possono prenotare il richiamo. I primi sono invitati a servirsi della piattaforma ti.ch/vaccinazione. Per i secondi, ai quali è raccomandato uno dei due prodotti a mRNA disponibili (Pfizer e Moderna), è disponibile il numero verde 0800 128 128.
Infine, sabato 5 e domenica 6 febbraio al centro cantonale di Giubiasco verrà data un'ulteriore possibilità di far vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni con la versione pediatrica del vaccino di Pfizer/BioNTech. Anche per loro è necessario annunciarsi tramite la piattaforma.