La corsa per la successione di Alain Berset in Consiglio federale è agli sgoccioli. Oggi, domenica 29 ottobre, scade infatti il termine per presentare le candidature. Una commissione di selezione del Partito socialista le valuterà fino al 4 novembre. Le persone designate si dovranno in seguito presentare al partito e alla popolazione in occasione di quattro incontri pubblici. Gli eventuali candidati ufficiali verranno annunciati il 25 novembre. L’elezione da parte dell’Assemblea federale si terrà invece il 13 dicembre.
Attualmente, a meno di sorprese dell’ultimo secondo, restano in campo sei candidati socialisti. Si tratta del consigliere agli Stati Daniel Jositsch (ZH), dei consiglieri nazionali Matthias Aebischer (BE), Roger Nordmann (VS) e Jon Pult (GR), così come del consigliere di Stato basilese Beat Jans e di quella bernese Evi Allemann.
Daniel Jositsch, lunga esperienza politica
Daniel Jositsch
Il cinquantottenne Daniel Jositsch, professore di diritto penale all’Università di Zurigo, con doppia nazionalità svizzera e colombiana, ha annunciato la sua intenzione di succedere a Berset lo scorso 5 settembre. In quell’occasione ha fatto riferimento alla sua “lunga esperienza politica”.
Lo zurighese ha infatti trascorso otto anni in Consiglio nazionale prima di essere eletto al Consiglio degli Stati nel 2015, dove è stato ampiamente rieletto per la seconda volta domenica scorsa.
La sezione zurighese del Partito socialista appoggia la sua candidatura. La copresidente del PS zurighese e consigliera nazionale Priska Seiler Graf ha affermato che Jositsch ha l’esperienza e le qualità per diventare consigliere federale. “A Berna è molto ascoltato ed è in grado di contribuire alla ricerca di compromessi”.
Beat Jans, uno dei favoriti
Beat Jans
In campo anche Beat Jans. L’attuale presidente del Governo di Basilea Città ha infatti annunciato di voler candidarsi in Consiglio federale lo scorso 22 settembre. Sono lontani i tempi in cui a Berna era presente un consigliere di Basilea Città. L’ultimo era stato Hans-Peter Tschudi, socialista, dal 1959 al 1973.
“Eserciterei questa funzione con piacere e convinzione”, ha dichiarato il cinquantanovenne in una conferenza stampa, aggiungendo “mi piacciono le sfide”.
Gli osservatori politici vedono Jans come uno dei favoriti per succedere a Berset. Jans ha fatto parte della Camera del popolo dal 2010 al 2020. E durante la sua militanza al Nazionale è stato anche vicepresidente del PS per 5 anni. In precedenza, è stato membro del Gran Consiglio e presidente della sezione cantonale del suo partito.
Jon Pult, il candidato più giovane
Jon Pult
Jon Pult, 39 anni, è il più giovane candidato in lizza per il posto dell’attuale presidente della Confederazione che lascerà la carica a fine dicembre.
Pur non essendo ancora 40enne, è un volto noto della politica. Si è fatto conoscere a livello federale per aver assunto la presidenza dell’Iniziativa delle Alpi nel 2014. Nel 2019 è stato eletto in Consiglio nazionale e dall’ottobre 2020 è vicepresidente del PS svizzero. In precedenza, è stato presidente della sezione grigionese del PS (2009 - 2016), gran consigliere (2010 - 2018) e consigliere comunale di Coira (2005 - 2011).
Pult ha annunciato l’intenzione di correre per il Governo il 2 ottobre, ribadendo che manterrà la sua doppia cittadinanza svizzera e italiana anche in caso di elezione (contrariamente a quanto fatto da Ignazio Cassis). “Fa parte della mia identità, sono nato così”, ha detto.
Roger Nordmann, legami famigliari con tutto il Paese
Roger Nordmann
In corsa per il “dopo Berset”, anche il cinquantenne consigliere nazionale vodese Roger Nordmann, che ha annunciato lo scorso 4 ottobre di essere in partita. Diventerebbe il terzo romando in Consiglio federale, dopo Guy Parmelin e Elisabeth Baume-Schneider.
Tenuto conto della lunga esperienza politica, siede al Consiglio nazionale dal 2004 ed è stato per diversi anni capogruppo PS alle Camere federali, e delle conoscenze acquisite in vari ambiti tematici (cui si aggiunge la padronanza delle tre lingue nazionali e dell’inglese), Nordmann giudica la sua candidatura “vantaggiosa” per il Paese.
I suoi legami famigliari con tutto il Paese - è originario di Seuzach (ZH) - e gli studi a Berna e all’estero (Italia), ne fanno un candidato meno legato a una regione o a un cantone, ma un possibile esponente in governo che rappresenti tutta la Svizzera, ha spiegato.
Evi Allemann, l’unica donna in corsa
Evi Allemann
L’unica donna in lizza nella corsa alla successione di Alain Berset è la consigliera di Stato bernese Evi Allemann, che ha dato l’annuncio il 16 ottobre.
La quarantacinquenne siede nell’Esecutivo del proprio cantone, dove ricopre la carica di responsabile degli interni e della giustizia, dal giugno 2018. Dal 1998 al 2003, giovanissima, aveva fatto parte del Gran Consiglio. Quindi era stata per 15 anni consigliera nazionale.
Non è la prima volta che Allemann tenta il salto in Governo: si era infatti già detta interessata nel novembre 2022, quando il partito era alla ricerca del rimpiazzo di Simonetta Sommaruga. Il PS aveva però preferito puntare sulla basilese Eva Herzog e sulla giurassiana Elisabeth Baume-Schneider, poi eletta.
Matthias Aebischer, “È il candidato giusto al momento giusto”
Matthias Aebischer
Anche il consigliere nazionale Matthias Aebischer ci prova. Il cinquantacinquenne siede alla Camera bassa da 12 anni. “Ha tutte le qualità necessarie”, secondo Anna Tanner, copresidente della sezione bernese del PS: “Senso della politica, legami a Palazzo, capacità di comprensione rapida, talento nella comunicazione, resistenza allo stress, lunga esperienza in una posizione direttiva e piena forma”.
Prima di entrare in politica, Aebischer è stato anche giornalista: ha moderato numerose trasmissioni della radiotelevisione della Svizzera tedesca SRF.
“Oggi la Svizzera ha bisogno di una persona con volontà di agire in grado di unire le diverse regioni e i diversi schieramenti. Da buon giocatore di squadra Aebischer possiede proprio queste qualità. È il candidato giusto al momento giusto”, viene spiegato nel comunicato stampa del Partito Socialista, sezione Canton Berna.
Una serie di rinunce
Da parte loro i co-presidenti Mattea Meyer e Cédric Wermuth non si candideranno alla successione di Alain Berset in Consiglio federale. Sono le ultime di una serie di rinunce. Come quelle della consigliera nazionale bernese Flavia Wasserfallen (nel frattempo eletta al Consiglio degli Stati), della “senatrice” Eva Herzog (sconfitta lo scorso dicembre in occasione della successione di Simonetta Sommaruga), o ancora del consigliere nazionale e presidente dell’Unione sindacale svizzera Pierre-Yves Maillard (pure lui eletto, già al primo turno, al Consiglio degli Stati per il canton Vaud).
RG 12.30 del 27.10.2023 - Il servizio di Alan Crameri
RSI Info 27.10.2023, 12:19