Svizzera

Iniziativa no-vax alla prova delle urne

Votazioni del 9 giugno: all’esame degli elettori, anche la proposta di modifica costituzionale “Per la libertà e l’integrità fisica”

  • 13 maggio, 00:00
  • 16 maggio, 17:23
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L'iniziativa rappresenta il terzo oggetto sottoposto agli elettori per le votazioni del 9 giugno

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Di: ARi 

L’iniziativa “Per la libertà e l’integrità fisica”, il terzo oggetto in votazione per il 9 giugno, venne lanciata nel 2020, in piena crisi pandemica, e riuscì a inizio 2022 con più di 125’000 firme valide a sostegno. Promossa dagli ambienti no-vax, non fa esplicito riferimento alle vaccinazioni ma vincola al consenso della persona, in chiave più generale, tutti gli interventi che incidono sulla sua integrità fisica o psichica. Chiede inoltre che non si possa essere sanzionati, o subire pregiudizi sociali o professionali, per aver negato il proprio consenso.

Iniziativa per la libertà e l’integrità fisica: il video esplicativo diffuso in vista della votazione

In via di principio il testo fa riferimento a tutte le attività della sfera pubblica, dalla Confederazione fino ai comuni, che possono interessare il corpo umano. E gli effetti, in caso di accettazione alle urne, dipenderebbero dalle disposizioni d’attuazione e dalla giurisprudenza.

Già attualmente, va precisato, l’integrità fisica e psichica rappresenta un diritto fondamentale, indicato dalla Costituzione federale e restringibile solo a severe condizioni. In Svizzera, inoltre, non esiste una coercizione vaccinale. La legge, in circostanze eccezionali, consente di introdurre la vaccinazione, con limitazioni temporali, per gruppi specifici esposti come, ad esempio, il personale al lavoro in reparti sensibili degli ospedali. Anche in questi casi, tuttavia, è esclusa una vaccinazione contro la propria volontà. Chi la nega va quindi eventualmente spostato in altri reparti dei nosocomi.

Gli argomenti degli iniziativisti

Per i promotori del testo il corpo rappresenta l’ultimo baluardo della libertà personale: si è veramente liberi, in buona sostanza, solo se si può decidere sotto la propria responsabilità cosa introdurre nel proprio corpo. Tale facoltà decisionale, sottolineano, non può invece competere né alla politica, né ad organizzazioni internazionali come l’OMS.

I sostenitori del testo ravvisano quindi un’incoerenza fra il fatto che non esiste un obbligo vaccinale, come sottolineato dal Governo, e la possibilità che vengano però emarginati coloro che non si vaccinano. L’accettazione dell’iniziativa consentirà quindi di stabilire per legge cosa s’intende per violazione dell’integrità fisica, determinando in tal modo certezza del diritto.

La posizione di Governo e Parlamento

Obbligo vaccinale già escluso e diritto all’integrità fisica e psichica già sancito nella Carta fondamentale: con queste motivazioni il Consiglio federale e le Camere si oppongono al testo, precisando che disparità di trattamento possono essere disposte per i non vaccinati solo in casi eccezionali, nell’intento di evitare restrizioni per tutti e un sovraccarico del sistema sanitario.

Il testo, inoltre, è espresso in termini così generici da ingenerare incertezza sulle condizioni per interventi volti a incidere sull’integrità fisica delle persone. Ciò avrebbe ripercussioni su funzioni pubbliche come le attività di polizia, il settore dell’asilo e l’esecuzione delle pene.

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