Lo scarto tra gli estremi salariali nelle grandi aziende continua a essere eccessivo, in barba a quanto prevede l'iniziativa sulle retribuzioni abusive accettata dal popolo nel 2013: nelle 39 imprese prese in considerazione nel 2017, il rapporto era di 1 a 143, comunque in calo rispetto all'1:163 (-14%) registrato l'anno precedente.
La differenza più netta è quella rilevata in seno all'UBS dove l'amministratore delegato ha ricevuto 14,2 milioni di franchi (+3,6%), 273 volte più del dipendente meno pagato. Un discorso analogo, secondo quanto indicato giovedì dal sindacato Unia, cui si devono i calcoli, valgono per i numeri uno di Novartis, Roche e ABB, tutti con remunerazioni superiori di oltre 200 volte quelle di chi si trova in fondo alla scala.
Il divario, in linea di massima, era maggiore nel settore farmaceutico (1:213); seguivano quello bancario (1:195) e quello dell'alimentazione (1:164); in quello del commercio al dettaglio, invece, la voragine è assai meno profonda (meno di 1 a 20).
ATS/dg