L'imposta sul valore aggiunto (IVA) riscossa sul canone radio-televisivo dovrà essere rimborsata a tutte le economie domestiche e le imprese con effetto retroattivo di cinque anni.
E' per lo meno quanto vorrebbe la maggioranza della commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale, sulla falsa riga di quanto sentenziato dal Tribunale amministrativo federale che, ribadendo l'obbligo di restituzione, aveva dato forma al verdetto espresso nel 2015 dalla Corte suprema.
Generalizzazione e modo del risarcimento dovrebbero impedire la promozione di azioni legali a titolo individuale.
ATS/dg