Svizzera

L'UDC: ci vuole più nucleare

Il partito chiede al Consiglio federale di cambiare rotta al più presto per garantire l'approvvigionamento energetico della Svizzera

  • 22 novembre 2021, 16:07
  • 10 giugno 2023, 16:07

Not 15.00 del 22.11.2021 - L'UDC: ci vuole più nucleare

RSI New Articles 22.11.2021, 16:06

  • Keystone
Di: Diem/ATS

La Svizzera deve provvedere da sé all'approvvigionamento energetico, prolungando la durata di vita delle centrali nucleari operative e costruendone di nuove di ultima generazione. Lo sostiene l’UDC nazionale in un documento sulla politica energetica presentato lunedì, in cui si chiede al Consiglio federale di cambiare rotta. L’UDC esorta la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) Simonetta Sommaruga a riconoscere il fallimento della strategia 2050, che mira a una svolta ecologica e all'abbandono progressivo dell'atomo, e di garantire l'approvvigionamento energetico. Per i democentristi se la rappresentante socialista non dovesse impegnarsi in tal senso, il dossier le andrebbe tolto.

Il documento è stato presentato da Mike Egger, Monika Rueegger, Marco Chiesa, Christian Imark e Pierre Andre Page

Il documento è stato presentato da Mike Egger, Monika Rueegger, Marco Chiesa, Christian Imark e Pierre Andre Page

  • Keystone

Per l'UDC, la Svizzera non può più dipendere dalle importazioni di energia dai vicini o dall'Unione Europea, poiché si rende ricattabile. Oltre a ciò, le iniziative popolari per la protezione dei ghiacciai, la biodiversità e il paesaggio rappresentano una minaccia ancora maggiore per la sicurezza dell'approvvigionamento.

Basandosi sugli scenari dell'amministrazione federale che paventano problemi di approvvigionamento già negli anni a venire, il presidente del partito, Marco Chiesa, ha giudicato la politica energetica attuale "un pericoloso esperimento ideologico" che mette in pericolo la prosperità del paese e dei suoi oltre 8 milioni di abitanti.

Circa il nucleare, siamo pienamente consapevoli - ha affermato Chiesa - che il popolo svizzero si è espresso democraticamente sul tema nel 2017. Tuttavia, la decisione si basava su informazioni incomplete e fuorvianti, come sappiamo ora. Doris Leuthard (PPD), allora alla guida del DATEC, aveva assicurato che non ci sarebbe stato alcun problema di approvvigionamento se avessimo rinunciato a una fonte di "energia efficiente ed ecologica come il nucleare".

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