La Posta, dopo la bocciatura alle urne della legge che prevedeva un partenariato pubblico-privato, ambisce a diventare leader nella fornitura di identità digitale in Svizzera quale società autonoma interamente appartenente alla Confederazione. L'ex regia federale ha deciso di rilevare completamente lo SwissSign Group, il gruppo del quale già faceva parte con il 17% al fianco di varie aziende, comprese banche, assicurazioni e casse malati. Il valore della transazione resa nota lunedì non è stato rivelato.
Con una sola operazione l'ex regia è diventata leader nel settore acquisendo un'azienda che, tramite le sue consociate in Svizzera e all'estero, fornisce sia certificati digitali sia firme elettroniche. Nei primi è tra i principali attori in Europa di soluzioni che permettono la comunicazione online criptata e sicura. Nel secondo è all'avanguardia elvetica tramite SwissID, il servizio di identificazione e firma al quale 1,6 milioni di persone fanno già capo per accedere a tutti i servizi online con il logo giallo.
L'ambizione della Posta, a questo punto, è chiara. "Vogliamo sviluppare e digitalizzare il servizio pubblico, attualmente ancora molto ancorato al mondo fisico, per adattarlo al futuro. Se la Confederazione, i cantoni e la popolazione desiderano che un’azienda parastatale venga coinvolta nello sviluppo della futura soluzione per l’identità elettronica, noi saremo pronti", afferma il direttore generale Roberto Cirillo citato in una nota della Posta il cui gruppo, ora, conta una società affiliata indipendente in più: SwissSign Group SA.