Gli studenti universitari tornano in aula. E con l'emergenza coronavirus terminata, stavolta l'anno accademico parte, lunedì, normalmente. Anche al Politecnico federale di Zurigo, che attualmente si situa al nono posto delle classifiche mondiali delle migliori università.
Un ateneo, quello zurighese, che inizia il nuovo anno accademico con 3'100 nuovi immatricolati. Si tratta di un calo del 7% rispetto al 2021. Ma negli ultimi anni l'interesse per l'istituto è fortemente cresciuto e continuerà ad aumentare. Non sono però aumentati i fondi e mancano anche spazi per l'insegnamento. Secondo il nuovo rettore Günther Dissertori, interpellato dalla RSI, in futuro "si dovrà forse essere più selettivi a livello di master per gli studenti che arrivano dall'estero, continuando però a prendere i più bravi". Sul fronte degli spazi, si stanno analizzando le possibili misure, anche sulla base dell'esperienza fatta durante la pandemia. Si parla dunque di una possibile combinazione di insegnamento virtuale e in presenza.
È invece fuori discussione l'introduzione di esami d'ammissione per determinate materie o una maggiore selezione a livello di bachelor. "È innanzitutto una questione politica. Ma va anche ricordato che la Svizzera ha bisogno di gente ben formata. Con una selezione a livello di bachelor si andrebbe nella direzione sbagliata" osserva Dissertori.
Nel frattempo anche il Politecnico federale di Zurigo deve fare i conti con l'esclusione della Svizzera dal programma di ricerca europeo Horizon. "Siamo preoccupati perché rischiamo di diventare meno attrattivi. La qualità dell'istituto e della Svizzera dipende anche dalla capacità di riuscire ad attirare la gente più brava, sia sul fronte degli studenti che dei docenti. Ovviamente speriamo sempre in una soluzione politica alla questione".
Negli ultimi anni il politecnico ha inoltre rafforzato la collaborazione con l'Università della Svizzera italiana. "Una collaborazione ottima: notiamo che per i nostri studenti il Ticino è diventato il luogo preferito per il master in medicina" conclude Dissertori.