Il consigliere federale Ignazio Cassis, a Mosca per l'inaugurazione della nuova ambasciata, ha reagito alla posizione dell'UE sull'accordo quadro e sulla probabile scadenza al 30 giugno del riconoscimento dell'equivalenza borsistica, ribadendo che la Svizzera non può muoversi più in fretta dati i tempi richiesti dalla democrazia diretta elvetica.
"In 24-48 ore non potrà cambiare nulla", ha affermato. Salvo sorprese, la piazza finanziaria elvetica perderà dunque il 30 giugno il riconoscimento che garantisce l’accesso illimitato da parte degli operatori alle piazze finanziarie (molto importante in ottica elvetica dato che il 70-80% delle transazioni alla borsa di Zurigo sono fatti da operatori europei) e scatteranno le relative contromisure.
Notiziario 22.00 del 18.06.2019 - Ignazio Cassis sull'equivalenza borsistica
RSI Info 19.06.2019, 00:12
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Bruxelles, convinta che la Svizzera stia prendendo tempo, trova la situazione frustrante. Il Consiglio federale, garantisce invece il titolare del Dipartimento federale degli affari esteri ai microfoni SSR, si sta muovendo nel rispetto dei tempi della democrazia elvetica. Ma, sottolinea, non è tanto la velocità a contare, quanto l'intensità.