L’iniziativa democentrista che mira ad assicurare che venga sempre indicata anche la nazionalità di autori, sospettati e vittime di reati ha superato a Zurigo le 6'000 firme necessarie. Lo comunica venerdì il Dipartimento della giustizia e dell'interno. Inoltre, il testo prevede che su richiesta e quando l’informazione è disponibile, le persone con un passato migratorio debbano essere annunciate.
L’UDC cantonale aveva accusato la città di condurre una "politica della censura", dopo che il municipale Richard Wolff aveva dichiarato che la polizia comunale non avrebbe più comunicato di propria iniziativa la nazionalità delle persone sospettate di crimini. Una strategia, aveva spiegato l’esponente della formazione di sinistra Lista alternativa, che era stata decisa sulla base di un postulato del Partito socialista e dei Verdi liberali per evitare “inutili pregiudizi”.
In risposta, come detto, la sezione zurighese democentrista aveva lanciato ad inizio 2018 l’iniziativa popolare che chiede che le autorità informi il pubblico sui reati “in modo trasparente”.