Entro il 2030 non dovranno più esserci nuove trasmissioni dell’HIV - che se non curata sfocia nell’AIDS - e dei virus dell’epatite B e C in Svizzera. È l’obiettivo fissato oggi, mercoledì, dal Consiglio federale, che per riuscirci ha adottato un nuovo Programma nazionale.
Denominato “Stop all’HIV e all’epatite B e C e alle infezioni sessualmente trasmesse”, i suoi obiettivi sono in linea con quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), indica il Governo in un comunicato. Con tale programma l’esecutivo vuole anche ridurre il numero delle nuove infezioni con altri agenti patogeni sessualmente trasmessi, in particolare quelli della sifilide, del virus del papilloma umano (HPV) e della gonorrea.
L’aspetto forse più significativo è che dal 1° luglio 2024 i costi della profilassi pre-esposizione all’HIV (PrEP) per le persone con un rischio elevato saranno assunti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.
HIV/AIDS, la situazione in Svizzera e gli sviluppi della lotta alla pandemia: l'intervista al Prof. Dr. med. Enos Bernasconi
RSI Info 01.12.2021, 05:30