L’obbiettivo della missione in Germania dello 007 svizzero condannato recentemente a 22 mesi con la condizionale era scoprire i nomi falsi con i quali operavano nella Confederazione gli ispettori del fisco tedesco. Avrebbero così potuto essere arrestati mentre si trovavano su suolo elvetico.
Lo ha rivelato lo stesso agente segreto in un’intervista concessa a vari media d’oltre Gottardo. Per conto della Svizzera ha pagato a due riprese 30'000 Euro a un informatore. L’operazione è stata in seguito bloccata, perché Berna e Berlino avevano nel frattempo siglato l’accordo di scambio automatico di informazioni.
La sua ultima attività in Germania è stata avventurosa, racconta. Sospettava una trappola e ha venduto ai tedeschi falsi dati bancari per 20'000 Euro. Il Ministero pubblico della Confederazione era al corrente, ma dopo il suo arresto lo ha lasciato cadere.
ATS/SP