Il Consiglio federale, riunito venerdì, ha confermato che, nel rispetto delle direttive imposte dalla convenzione di Schengen, la Svizzera adempirà i suoi obblighi anche per quanto riguarda le regole sulla detenzione di armi, trasponendo entro due anni le disposizioni europee nel proprio diritto.
Verrà però sfruttato il margine di manovra concesso per salvaguardare la tradizione elvetica. In sostanza, chi vorrà tenere pistola o fucile dopo il servizio militare, dovrà essere iscritto a una società di tiro e dovrà dimostrare di esercitarsi con regolarità.
La norma non riguarda i cacciatori e coloro ai quali, in passato. è stata ceduta in proprietà un'arma dell'esercito.
ATS/dg