L'Unione sindacale svizzera (USS) ha lanciato lunedì la mobilitazione per lo sciopero delle donne del 14 giugno sulla Piazza Federale, chiedendo una reale parità e un maggiore rispetto per il loro lavoro. Le donne hanno sottolineato che non c'è stato "praticamente nessun progresso" dalla manifestazione nazionale del 2019: la discriminazione salariale persiste e il divario pensionistico rimane "scioccante".
Il tema delle pensioni sarà al centro delle rivendicazioni poiché il 25 settembre si voterà su AVS21. I sindacati, la sinistra e le associazioni femminili hanno lanciato il referendum poiché, sostengono, la riforma graverà soprattutto sulle spalle delle lavoratrici, già penalizzate da rendite di vecchiaia più basse.
Il 14 giugno le donne chiederanno una pensione sufficiente per vivere, invece di aumentare l'età pensionabile da 64 a 65 anni. Secondo l'USS, è giunto il momento di una vera parità in termini di salari e lavoro non retribuito.