L'iniziativa volta ad annullare la libera circolazione delle persone con l'Unione Europea è stata depositata venerdì alla Cancelleria federale. UDC e Azione per una Svizzera indipendente e neutrale precisano che le firme raccolte sono quasi 119'000 (6'000 in Ticino, 4'000 nei Grigioni).
Le considerazioni di Marco Chiesa, consigliere nazionale
RSI Info 31.08.2018, 18:40
CSI 18.00 del 31.08.2018 Il presidente dell'UDC ticinese Piero Marchesi
RSI Info 31.08.2018, 20:00
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Il testo esige che la Confederazione regoli in maniera autonoma l'immigrazione degli stranieri. Impedisce inoltre ogni nuovo trattato di obbligo internazionale per la libera circolazione.
Se l'iniziativa venisse accettata dal popolo, le autorità avrebbero un anno per negoziare la fine dell'accordo con Bruxelles. Se non si dovesse trovare una soluzione, il Consiglio federale dovrebbe uscire dall'intesa nel mese successivo, col rischio di far cadere l'insieme degli accordi bilaterali.
Il presidente Albert Rösti alla consegna delle firme
L'economia svizzera gira a pieno regime nonostante la crisi europea e l'indebolimento dell'euro, ammette il presidente democentrista Albert Rösti. Ma il prodotto interno lordo pro capite non è aumentato, la disoccupazione è elevata e i salari sono in calo o al limite stagnanti, in particolare nelle regioni di confine. Questo, secondo gli iniziativisti, perché gli alti salari elvetici attirano lavoratori stranieri. A rimetterci sono invece i residenti.
La volontà popolare espressa con l'approvazione dell'iniziativa "contro l'immigrazione di massa", ha spiegato dal canto suo Lukas Reimann presidente dell'ASNI, non è stata rispettata con la cosiddetta "preferenza indigena light".
ATS/MarGù/pon