Come fare fronte a ripetute siccità prolungate? Un comune vallesano ha fatto una scelta innovativa: limitare il suo sviluppo. Si tratta di Grimisuat, che in pieno boom demografico ha optato per un approccio considerato innovativo e interessante, che mira a disperdere il meno possibile l’acqua e a educare gli utenti a un uso responsabile.
L’acqua, una risorsa preziosa da razionare
Negli anni ‘50 Grimisuat aveva creato un laghetto artificiale per trattenere l’acqua di scorrimento. Il bacino oggi è al centro di grossi lavori: essendosi riempito di terra, lo si sta ora svuotando con grosse scavatrici e sul fondo terroso vengono posati dei teloni per renderlo impermeabile, in modo da conservare meglio l’acqua. Un altro grande serbatoio è invece dedicato all’acqua potabile.
Per gestire al meglio una risorsa preziosa come l’acqua, talvolta si è obbligati a limitare la distribuzione. Quella destinata all’irrigazione ha già dovuto essere razionata nei periodi di siccità: “È difficile educare all’idea che un giardino può diventare giallo e che bisogna dare la priorità all’agricoltura”, spiega Guillaume Dumoulin, responsabile del settore idrico. “Ma anche i contadini - aggiunge il sindaco Raphaël Vuignier - devono capire che non si può irrigare 24 ore su 24”.
Un tetto massimo allo sviluppo
Per l’acqua potabile, il Comune vallesano vuole operare una piccola-grande rivoluzione: non fare pagare più l’acqua come imposta, bensì pagare quel che si consuma, in modo da far capire il valore dell’acqua. C’è poi un’altra misura i cui effetti non si vedranno a breve, ma forse fra un decennio e per gli anni successivi: Grimisuat, in piena espansione demografica, ha messo un limite al suo sviluppo. Oggi conta 3’800 abitanti, ma il tetto massimo previsto è di circa 5’000.
Se aumentassimo a 8’000 abitanti, anche gli altri Comuni farebbero lo stesso e ci ritroveremmo con 40mila abitanti. Se non ci pensiamo adesso avremo comunque problemi d’acqua in futuro.
Raphaël Vuignier, Sindaco Grimisuat
“Una via da seguire”
Secondo Emmanuel Reynard, docente di geografia fisica all’Università di Losanna, quanto sta provando a realizzare Grimisuat è “coraggioso” ed “è la via da seguire”: “Si deve anticipare e cercare degli strumenti che permettono di dare delle priorità a certi usi. E ciò si deve pianificare prima, perché quando si ha un periodo dove l’acqua non è più disponibile è veramente difficile dire ‘prendiamo l’acqua per questo uso e non per quello’”.