Il Long Covid si manifesta nei giovani adulti con una riduzione della resistenza fisica, un aumento dei livelli di colesterolo e sovrappeso, un accresciuto rischio di disturbi metabolici, nonché complicazioni cardiovascolari. Questo è quanto emerge da uno studio finanziato dall'Esercito e condotto dall’Università di Zurigo (UZH) su quasi 500 reclute.
Sebbene i giovani esaminati avessero generalmente recuperato bene il periodo di positività, dalla ricerca è emerso come questi abbiano ugualmente riscontrato affaticamento, una diminuzione dell'olfatto, un maggiore carico psicologico e un impatto negativo a breve termine sulla fertilità maschile. Nelle reclute la cui infezione risaliva invece a più di sei mesi, questi valori non risultavano più essere significativi, precisa l'UZH, ma permanevano comunque indizi di una "costellazione a rischio".
Per gli autori della ricerca è quindi necessario implementare nuove strategie per la gestione e il trattamento di queste conseguenze nei giovani adulti.
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