Come si è arrivati alla Conferenza sull'Ucraina in corso a Lugano? Contrariamente a quanto si potrebbe essere indotti a pensare, non si tratta di una conferenza indetta sull'onda dei drammatici eventi che continuano a devastare l'Ucraina. Era invece già da tempo nell'agenda internazionale, e nel quadro di convegni ad alto livello che da ormai cinque anni sono organizzati e incentrati sul futuro di questo Paese.
La prima
Ukraine Reform Conference (URC) si tenne infatti a Vilnius, in Lituania, nel luglio del 2017. Seguirono, quindi, le conferenze organizzate a Copenhagen (giugno 2018) e a Toronto (luglio 2019). La quarta URC era nuovamente prevista a Vilnius, nel 2020, ma venne rinviata all'anno successivo a causa delle ripercussioni della crisi pandemica. Con la chiusura dell'edizione 2021, Ignazio Cassis assunse ufficialmente, a nome della Svizzera, la presidenza dell'URC.
Al centro delle precedenti edizioni, come indicava l'originaria denominazione della Conferenza, si collocavano le riforme interne che l'Ucraina, già ben prima dell'invasione russa, si è impegnata a realizzare sul piano politico, economico e sociale per avvicinarsi ai modelli europei. Vari gli ambiti d'azione: come sanità, banche, istruzione, energia, lotta alla corruzione e decentramento. Finora il percorso di queste riforme si è rivelato a più riprese accidentato: a complicarlo sono stati segnatamente eventi come l'annessione russa della Crimea, i conflitti armati scoppiati nell'est del Paese e naturalmente l'impatto della pandemia. Ma alla fine la portata dei progressi fin qui compiuti ha contribuito a indurre l'UE, lo scorso 23 giugno, a conferire all'Ucraina lo status di Paese candidato all'ingresso nell'Unione.
Una decina di giorni prima della Conferenza di Lugano, l'UE ha ufficialmente assegnato all'Ucraina lo status di Paese candidato all'ingresso nell'Unione. Qui Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, salutata ieri da Ignazio Cassis al suo arrivo sulle rive del Ceresio
Alla guerra scatenata dalla Russia non poteva che far seguito un necessario riorientamento delle finalità della Conferenza: l'accento, a Lugano, verteva quindi sulle sfide che saranno legate alla ricostruzione del Paese (il convegno è ora denominato
Ukraine Recovery Conference) e al sostegno in tal senso della comunità internazionale: al centro dei lavori figuravano segnatamente le priorità, le modalità e i principi correlati al processo di ricostruzione. Ma il dossier delle riforme, nonostante il cambiamento di rotta, non è del tutto passato in subordine: a Lugano, infatti, si è discusso anche di quelle che in Ucraina potrebbero essere implementate anche nelle attuali circostanze.
Alex Ricordi
Al via la Conferenza sull'Ucraina
Telegiornale 04.07.2022, 14:30