Svizzera

L'utile in calo della Posta avrà conseguenza sui prezzi

L'utile consolidato 2022 è di 295 milioni, 157 in meno rispetto al 2021. Il direttore Cirillo: "Puntiamo al riequilibrio dal 2024. Aumentare le tariffe per finanziare il servizio universale"

  • 9 marzo 2023, 18:34
  • Ieri, 17:35
03:48

Posta, utile di 295 milioni

SEIDISERA 09.03.2023, 18:25

  • keystone
Di: SEIDISERA/RedMM 

La Posta Svizzera ha realizzato nel 2022 un utile consolidato di 295 milioni di franchi. Nel dettaglio, sia il risultato operativo (Ebit) che l'utile del gruppo sono diminuiti di 157 milioni di franchi rispetto all'anno precedente, scendendo rispettivamente a 358 e 295 milioni di franchi. Un risultato su cui hanno pesato la guerra in Ucraina ed altri fattori come le conseguenze della pandemia, l'inflazione, la politica dei tassi d'interesse, le flessioni dei volumi di lettere e pacchi.

Il direttore generale Roberto Cirillo ha spiegato le implicazioni, tra cui l'aumento dei prezzi, ai microfoni della RSI.

Direttore Cirillo, quello che ci siamo lasciati alle spalle è stato un anno terribile, tra guerra, rincari, prezzi dell'energia in aumento, pandemia, crisi delle materie prime. Come influisce questo sui prezzi?

"Dobbiamo evidentemente riflettere sull'equilibrio economico dell'azienda. Saremo costretti, durante l'anno 2023, ad assorbire tutta questa inflazione e questo aumento di costi. Evidentemente vorremmo poter riequilibrare i conti della Posta a partire dal 2024 e perciò poter aumentare anche i prezzi, da questo punto di vista, per poter essere in grado di finanziare il servizio universale. Il risultato quest'anno è in riduzione di quasi 157 milioni. Siamo arrivati a 300 milioni di risultato, se si tiene conto che noi investiamo ogni anno intorno ai 400/500 milioni per poter sviluppare la Posta, è importante poter comunque riadattare il livello dei benefici ai bisogni di investimenti della Posta".

Per quantificare questi aumenti dei prezzi è presto, si parlava di colloqui con Mister Prezzi l'anno prossimo...

"Sì, noi saremmo interessati a che questi adattamenti dei prezzi si possano fare a partire da gennaio 2024. Nel frattempo però, ci prepariamo all'interno con dei piani di risparmio abbastanza importanti. Abbiamo messo a punto un piano di quasi 100 milioni di franchi svizzeri di risparmi, che dovremmo riuscire a raggiungere prima della fine dell'anno. Questo non basterà e di conseguenza bisognerà anche adattare la struttura dei prezzi sul mercato".

La Posta sta comunque acquisendo molte aziende nel settore logistica, trasporti e collabora anche molto con terzi. Questo non rischia di avere un impatto sull'identità della Posta?

"Certo che è una grossa trasformazione. Non bisogna pensare che si possa rigirare un trend che ormai dura da vent'anni nel cuore del mestiere della Posta, che è quello del trasporto delle lettere per cent'anni. E questo si faccia in maniera semplice. Un rischio esiste, ovviamente, ma la Posta ha anche dei valori molto forti, è molto presente anche quando facciamo queste acquisizioni e dà anche molta fiducia a queste aziende di potersi appoggiare a un'azienda molto forte e importante sul mercato svizzero. Questo è anche un punto positivo che ci aiuta a integrarle più rapidamente".

"Abbiamo saputo qualche mese fa che la Posta ha aperto un centro di sviluppo in Portogallo, con 120 posti di lavoro. Un'azienda come la Posta può permettersi di trasferire impieghi all'estero?

"La Posta svizzera non può permettersi di "trasferire", quello che abbiamo creato non lo abbiamo fatto per trasferire, ma per trovare collaboratori addizionali nel mondo dell'IT perché quello che non possiamo permetterci è di non essere in grado di sviluppare i sistemi informatici per i nostri processi interni, come per i servizi che offriamo sul mercato, di non essere in grado di essere alla punta della tecnologia. Abbiamo bisogno di competenze informatiche che purtroppo non si trovano in quantità sufficienti sul mercato svizzero e di conseguenza abbiamo deciso di aprire una propria filiale in Portogallo, dove potremo reclutare talenti in questo dominio e non rimpiazzare, ma coadiuvare le nostre equipe che si trovano dappertutto in Svizzera, a Bellinzona, a Berna, a Neuchâtel e in svariati altri posti della Svizzera, dove apriremo nuovi centri ben presto".

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