Svizzera

MPC, si dimette André Marty

Il capo dell'informazione del Ministero pubblico della Confederazione avrebbe lasciato a causa della vicenda FIFA-Lauber - Lascia anche il segretario generale Curiger

  • 1 maggio 2021, 12:46
  • 23 giugno 2023, 14:53
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Notiziario 10.00 del 01.05.2021

RSI Info 01.05.2021, 12:44

  • Keystone
Di: ATS/YR 

André Marty, capo dell'informazione del Ministero pubblico della Confederazione, si è dimesso dal suo incarico. Il motivo sarebbe il procedimento penale sugli incontri fra l'ex procuratore generale Michael Lauber e il presidente della FIFA Gianni Infantino. Lo ha riportato venerdì sera il sito online del Tages-Anzeiger.

Il procuratore federale straordinario Stefan Keller ha riferito di non poter dire nulla, per motivi legati all'inchiesta, sul procedimento in corso. Per tutte le persone coinvolte si applica inoltre il principio della presunzione di innocenza.

Secondo la ricostruzione dei fatti, André Marty ha assistito a vari incontri fra Lauber e Infantino, come quello del 16 giugno 2017, che nessuno dei protagonisti ha sostenuto di ricordare.

Lo scorso giugno l'autorità di vigilanza sul Ministero pubblico ha affidato a Stefan Keller, in qualità procuratore federale straordinario, l'incarico di indagare sulle accuse contro Lauber, Gianni Infantino e altre persone. Il procedimento penale è attualmente in corso.

Lascia anche il segretario generale Mario Curiger

Un altro membro della direzione del Ministero pubblico della Confederazione ha rassegnato le dimissioni: si tratta del segretario generale Mario Curiger. Lo ha confermato sabato l'MPC, precisando che Marty e Curiger lasceranno l'incarico su loro richiesta nei prossimi mesi. Le dimissioni sarebbero avvenute indipendentemente una dall'altra e per quanto riguarda i possibili motivi, la Procura federale ha fatto sapere che le partenze durante un periodo di transizione non sono una cosa inusuale, anche fra il personale di alto rango.

Proprio la Segreteria che lui dirigeva è stata recentemente oggetto di un'analisi dell'autorità di vigilanza per le sue dimensioni definite “insolite". Quasi il 30% di tutto il personale del ministero lavora infatti nel back office.

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MPC, Marty sotto inchiesta

Telegiornale 01.05.2021, 14:30

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