Gli elementi chiave per un eventuale mandato negoziale con l'Unione europea sono stati adottati oggi (mercoledì) dal Consiglio federale, tra questi vi sono gli accordi per la partecipazione al mercato interno dell'UE nel settore dell'elettricità e della sicurezza alimentare, la partecipazione della Svizzera al pacchetto Orizzonte Europa 2021-2027 e un approccio settoriale per le questioni istituzionali.
Se le discussioni e il lavoro interno procederanno bene, Berna sarà pronta ad adottare il mandato negoziale entro la fine dell'anno.
I parametri approvati dal Consiglio federale costituiscono le linee guida per eventuali negoziati futuri e servono come base per la preparazione di un mandato negoziale. Essi definiscono gli obiettivi generali e le aree da coprire, nonché gli obiettivi specifici per ogni area. Dato che i parametri saranno al centro di qualsiasi negoziato, sono riservati, sottolinea il Governo, che intende garantire un accesso senza barriere al mercato interno dell'UE in alcuni settori.
Elettricità e salute
Oltre ai cinque settori già coperti da accordi sulla partecipazione al mercato interno (trasporto aereo, trasporto terrestre, barriere tecniche al commercio, agricoltura e libera circolazione delle persone), la Confederazione vuole aggiungere due nuovi accordi con l'UE, nei settori dell'elettricità e della sicurezza alimentare.
Elettricità sempre più cara
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RG 12.30 del 20.6.2023 Il servizio di Alan Crameri
RSI Info 20.06.2023, 12:39
Inoltre, il Consiglio federale mira a concludere un accordo di cooperazione nel campo della salute, nonché a una partecipazione regolare e completa ai futuri programmi dell'UE (in particolare il proseguimento di Orizzonte Europa ed Erasmus). Mira anche a sbloccare rapidamente la partecipazione della Svizzera al pacchetto di ricerca Horizon-Europe 2021-2027, che è stato congelato dall'UE dopo che la Svizzera ha interrotto i negoziati nel maggio 2021.
Protezione salari svizzeri
Per quanto riguarda le questioni interne controverse, il Governo ribadisce che intende proseguire le discussioni con le parti sociali e i Cantoni sulle misure per garantire l'attuale livello di protezione dei salari svizzeri. Per quanto riguarda gli aiuti di Stato, adotterà un approccio equilibrato e settoriale, prevedendo l'adozione di regolamenti UE limitatamente a determinati accordi sul mercato interno.
Libera circolazione e sistema previdenziale elvetico
Per quanto riguarda la direttiva sui diritti dei cittadini dell'UE in relazione alla libera circolazione delle persone, il Consiglio federale intende ridurre al minimo il rischio per il sistema previdenziale svizzero.
Infine, se i risultati complessivi saranno soddisfacenti, il Consiglio federale è pronto a prendere in considerazione un contributo di solidarietà regolare alla coesione e alla stabilità in Europa.
L'UE punta a chiudere il dossier entro l'estate 2024
Da parte sua, l'UE ha ripetutamente segnalato la volontà di compiere rapidi progressi sul dossier. Intende completare il processo al più tardi entro l'estate del 2024, prima che la nuova Commissione si insedi dopo le elezioni europee della primavera del prossimo anno.
Critiche da UDC e sinistra
I parametri del mandato negoziale con l'UE presentati oggi dal Consiglio federale hanno suscitato reazioni discordanti e sollevato parecchie critiche. In una nota, l'UDC accusa il governo di essere pronto a sacrificare la sovranità del Paese, mentre la sinistra ritiene che l'esecutivo stia ancora una volta tergiversando.
In un tweet, l'Alleanza del Centro accoglie con favore i progressi compiuti sul dossier europeo, aggiungendo però che è necessario qualcosa di più di annunci vaghi: "La garanzia della protezione dei salari e delle nostre istituzioni sociali è essenziale, come chiediamo da oltre un anno".
L'Unione sindacale svizzera (USS) sostiene l'apertura della Confederazione all'UE, a condizione che serva gli interessi dei lavoratori e non li danneggi. Le discussioni sull'accordo quadro non hanno soddisfatto questi requisiti, rileva in una nota, aggiungendo che l'evoluzione dei colloqui esplorativi è stata preoccupante. La protezione dei salari e il servizio pubblico non sono garantiti, aggiunge, dicendosi delusa dal fatto che il Consiglio federale non citi questi problemi irrisolti.
Economiesuisse accoglie con favore il fatto che il Consiglio federale intenda prepararsi ad adottare un mandato negoziale entro la fine dell'anno. È ora importante che i punti ancora in sospeso vengano chiariti rapidamente, scrive l'organizzazione padronale.
L'Unione svizzera degli imprenditori e le associazioni settoriali Interpharma (l'associazione che fa gli interessi delle 23 aziende farmaceutiche attive nella ricerca, tra cui i due colossi Novartis e Roche) e Swissmem (l'associazione di categoria dell'industria metalmeccanica ed elettrica) condividono questo punto di vista: la certezza del diritto e la stabilità delle relazioni con l'UE sono di vitale importanza per l'economia, affermano.
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