Svizzera

Stranieri con diploma svizzero, "nessuna agevolazione"

Una commisisone degli Stati, al contrario di Governo e Nazionale, non vuole facilitare l’ammissione in Svizzera di persone che provengono da paesi non UE

  • 26 aprile 2023, 13:14
  • 24 giugno 2023, 07:00
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La Camera del popolo era andata più lontano rispetto al Governo, stabilendo che chiunque consegua un diploma svizzero di qualsiasi livello terziario in un settore con penuria di specialisti deve poter rimanere e lavorare nella Confederazione

  • archivio TI-Press

Non è necessario modificare la Legge sugli stranieri per consentire l'ammissione agevolata in Svizzera di stranieri provenienti da uno Stato terzo (al di fuori di UE e area AELS) in possesso di un diploma universitario rilasciato da un ateneo elvetico. Ne è convinta la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S), contraria a un progetto del Consiglio federale, già trattato nel marzo scorso dal Nazionale.

La Camera del popolo, tra l'altro, era andata più lontano rispetto al disegno di legge preparato dal Governo: aveva infatti stabilito che chiunque consegua un diploma svizzero di qualsiasi livello terziario in un settore con penuria di specialisti deve poter rimanere e lavorare nella Confederazione.

Il progetto del Consiglio federale deriva da una mozione approvata dal Parlamento, che domandava una deroga ai contingenti per la manodopera proveniente dai Paesi al di fuori dell'Ue e dell'Associazione europea di libero scambio (AELS).

Secondo la CIP-S non vi è necessità di agire, poiché le autorizzazioni necessarie possono essere ottenute nell'ambito dei contingenti esistenti. Inoltre, i commissari reputano il progetto nel suo insieme contrario all'articolo 121a della Costituzione adottato nel 2014 - frutto dell'iniziativa dell'UDC contro l'immigrazione di massa – che esige che il numero di permessi di dimora per stranieri in Svizzera sia limitato da tetti massimi annuali e contingenti annuali.

Il progetto governativo, per la commissione, va quindi respinto poiché creerebbe una categoria di cittadini di Stati terzi non soggetti a contingenti. Per questo la commissione proporrà alla propria Camera di non entrare in materia sul progetto. Una minoranza desidera invece trattare il disegno di legge, considerato la risposta giusta alla penuria di manodopera constatata in alcuni settori.

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RG 7.00 del 25.04.2023 - Carenza di manodopera, le ricette degli imprenditori nel servizio di Gianluca Olgiati

RSI Info 26.04.2023, 12:59

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