Ancora quest'anno, Elisabeth Baume-Scheider intende presentare al Consiglio federale un progetto di legge per un'educazione non violenta nelle famiglie.
Oltre a ciò, ha aggiunto la consigliera federale in occasione di un incontro a Zurigo coi media per un bilancio sui suoi primi 100 giorni in Governo, vuole migliorare la status giuridico delle persone non binarie e delle famiglie arcobaleno, nonché agevolare l'integrazione dei profughi ucraini, dei rifugiati riconosciuti e delle persone ammesse provvisoriamente nel mercato del lavoro.
Per la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), si tratta di sfruttare al massimo le competenze di queste persone, specie degli ucraini, agevolando il riconoscimento dei loro diplomi. Una maggiore integrazione nel nostro mercato del lavoro, segnatamente nei settori dove si registra una carenza di manodopera, avrà anche ripercussioni positive sui costi sostenuti dalla mano pubblica.
Per quanto concerne la libera circolazione delle persone, l'esponente del PS vuole agevolare i titolari di un permesso B affinché possano, se lo desiderano, lavorare in proprio. Attualmente la normativa prevede al riguardo ostacoli, che rendono questo passaggio più problematico.
Baume-Schneider, eletta in Consiglio federale lo scorso 7 dicembre, ha assunto le sue funzioni da inizio gennaio. La sua designazione, ha detto, è stata "una sorpresa", ma con ciò non si sente una consigliera federale "per caso", ha precisato ai giornalisti, sottolineando quindi la buona atmosfera che regna nel Governo, dove si lavora nel rispetto della collegialità e all'elaborazione di soluzioni concrete ai problemi del Paese.
I primi 100 giorni di Baume-Schneider
Telegiornale 27.03.2023, 20:00