"Porterò altre persone in Svizzera" a morire, ha dichiarato Marco Cappato, esponente del Partito radicale italiano ai magistrati che lunedì lo hanno interpellato per il suo coinvolgimento nel caso di suicidio assistito che a fine febbraio ha visto protagonista Fabiano Antoniani, in arte DJ Fabo.
L'indagato ha confermato d'aver aiutato il 39enne, che un incidente stradale verificatosi nel 2014 aveva reso cieco e tetraplegico, "a ottenere quel che desiderava".
Il politico milanese, acerrimo difensore del diritto all'autodeterminazione individuale, rischia dai 5 ai 12 anni di carcere. Già nel 2015 si era autodenunciato per aver accompagnato una donna lungo lo stesso percorso.
ANSA/dg