Il Governo ha approvato oggi, mercoledì, una serie di intese bilaterali che rappresentano la base per l'impiego del cosiddetto "miliardo di coesione", il secondo contributo della Confederazione all'Unione Europea. Gli accordi in questione permettono di attuare programmi di cooperazione in vari ambiti.
Come indica una nota diffusa stamani, le risorse - 1,102 miliardi di franchi sbloccati lo scorso anno dalle Camere, ai quali si aggiungono 200 milioni per per gli Stati particolarmente interessati dalla migrazione - confluiscono in progetti concreti in Bulgaria, a Cipro, in Croazia, Estonia, a Malta, in Polonia, Romania e Ungheria, che a loro volta li cofinanziano.
I paesi partner selezionano i progetti nell'ambito dei settori tematici definiti da Berna, li allineano alle loro strategie nazionali e si impegnano a realizzarli entro la fine del 2023.
Gli accordi bilaterali di attuazione, precisa il Consiglio federale, saranno sottoscritti con i rispettivi Stati in una fase successiva.
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