Svizzera

Mitholz: conclusi gli scavi di sondaggio

In base alle informazioni così ricavate, comunica il DDPS, l’allontanamento dei residenti nell’area avverrà nel 2033 anziché nel 2030

  • 25 aprile, 21:00
  • 25 aprile, 22:14
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Quasi 2,5 miliardi di franchi sono stati destinati alla bonifica dell'ex deposito di munizioni, una parte del quale esplose nel 1947

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Di: ATS 

Il progetto di evacuazione dell’ex deposito di munizioni di Mitholz (BE), esploso nel 1947, procede con l’implementazione di misure di protezione necessarie per la conduzione dei lavori. Ma intanto, grazie alle informazioni ottenute dagli scavi di sondaggio, ora conclusi, l’allontanamento dei residenti nella zona sarà effettuato nel 2033 anziché nel 2030. Dal prossimo 24 giugno, invece, 11 persone dovranno lasciare di notte le proprie abitazioni, e per un massimo di 12 settimane, consentendo così la realizzazione di misure contro la caduta di massi nel cunicolo ferroviario.

È quanto ha reso noto oggi, giovedì, il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). A causa delle esplosioni e degli incendi risalenti a 77 anni fa, nell’area accessibile del cunicolo ferroviario si trovano grandi quantità di residui di munizioni. Ma la maggior parte delle munizioni e dei detonatori ritrovati risultano in buone condizioni e, altro dato significativo, non sono stati individuati accumuli contenenti munizioni critiche. Lo sgombero potrà quindi essere effettuato in sicurezza in base alle procedure disponibili. Va detto però che, sull’onda delle esplosioni, le munizioni risultano disperse più ampiamente del previsto. Non è quindi ancora escludibile la presenza di grandi quantità in settori inesplorati.

L’esplosione di una parte del sito, costruito durante la Seconda guerra mondiale, distrusse il villaggio e costò la vita a 9 persone. Si ritiene che all’interno siano rimaste circa 3’500 tonnellate di materiale esplosivo. In base ad un rapporto presentato nel 2018, il rischio di nuove deflagrazioni è più elevato del previsto. Per il progetto di bonifica il Parlamento ha sbloccato un credito d’impegno di circa 2,5 miliardi di franchi.

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Notiziario 25.04.2024, 21:00

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