Le indagini tecniche per lo sgombero dell’ex deposito di munizioni di Mitholz (BE), devastato da un’esplosione nel 1947, si protrarranno fino al 2026. Lo ha annunciato oggi, giovedì, il Dipartimento federale della difesa (DDPS), sottolineando la necessità di approfondire l’analisi delle sostanze inquinanti prima di avviare i lavori.
Il deposito, sepolto sotto tonnellate di macerie, presenta alti livelli di contaminazione, confermati nel tunnel ferroviario e nei cumuli di detriti circostanti. I residui di munizioni e materiali tossici complicano il progetto, che richiederà la rimozione controllata del materiale e misure per evitare la dispersione di sostanze nocive nell’ambiente.
Durante lo sgombero, saranno messi in sicurezza strada e ferrovia, e una parete rocciosa verrà asportata. Solo i materiali non contaminati potranno essere riutilizzati, mentre il resto sarà trattato come rifiuto speciale. Il DDPS ha dichiarato che la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute sono priorità assolute.
La procedura di approvazione dei piani inizierà nel 2026, con i primi immobili reclamati non prima della fine dello stesso anno. Le famiglie coinvolte avranno così un anno in più per trasferirsi nelle abitazioni sostitutive previste. Altre famiglie dovranno andarsene nel 2030 quando inizierà la bonifica vera e propria che complessivamente costerà 2,59 miliardi di franchi.
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Notiziario 28.11.2024, 22:00
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